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Per aumentare la visibilità del tuo sito web sui motori di ricerca, non puoi ignorare l’importanza dei link interni. I link interni sono un elemento chiave della SEO on-site che può migliorare l’esperienza dell’utente, aumentare il tempo di permanenza sul sito e trasmettere “forza” alle pagine più meritevoli.

In questa guida, esploreremo l’importanza dei link interni e ti fornirò utili consigli per ottimizzare la struttura dei link interni del tuo sito web.

I link interni sono collegamenti (link, tag a dell’HTML) tra pagine di uno stesso dominio. L’insieme di tutti i link interni definisce la struttura del sito web. Migliorare la struttura del sito web permette di ottimizzare la distribuzione della “forza di posizionamento” e di conseguenza aumentare il traffico organico ricevuto.

Sebbene Google punti ogni giorno di più sulla sua piattaforma di Online Advertising, ovvero le campagne Google Ads, riducendo di fatto la visibilità in SERP dei risultati organici, il traffico gratuito che questo motore di ricerca genera a livello globale è in costante aumento e non andrebbe ignorato.

La SEO è morta, hanno detto, ma di fesserie se ne sentono tutti i giorni. La verità è che la SEO è viva e vegeta ed è molto importante oggi. Le le aziende che riescono a sfruttare il potenziale di questo canale a proprio favore ottengono un vantaggio competitivo non indifferente.

Per capire l’importanza dei link interni, immagina di avere un sito web con molte pagine di contenuto di alta qualità, ma senza una struttura interna ben definita: alcune pagine sono difficili da raggiungere, ci sono pagine orfane e altre molto lontane dalla homepage.

In questo caso, i visitatori potrebbero avere difficoltà a trovare i contenuti correlati e a navigare il sito, mentre i motori di ricerca potrebbero avere difficoltà a capire la relazione tra le pagine.

Al contrario, una struttura del sito web ben definita, con link interni tra pagine correlate, una struttura gerarchica e collegamenti rapidi verso le pagine importanti, aiuta i visitatori che avranno una migliore esperienza di navigazione. I motori di ricerca potranno capire meglio l’importanza di ogni pagina e il suo ordine gerarchico all’interno del sito.

Sviluppare una buona struttura del sito

Nel processo di ottimizzazione di un sito web, la definizione della sua struttura ideale è uno degli aspetti più importanti. La struttura infatti determina:

  1. La profondità del sito web, definita anche con il termine livelli di navigazione, ovvero quanti click servono a raggiungere qualsiasi pagina del sito partendo dalla homepage.
  2. La gerarchia delle pagine più importanti.
  3. La clusterizzazione dei contenuti attraverso i SILO tematici definiti da breadcrumbs e cartelle negli URL.
  4. Quanto facilmente il motore di ricerca potrà trovare ed indicizzare le pagine che compongono il sito web.

Quando si sviluppa un nuovo sito oppure si aggiorna quello vecchio, risulta molto utile disegnare la nuova struttura dei link interni con strumenti grafici oppure anche con Excel (in questo caso ho fatto gli screenshot con Xmind). Consiglio di inserire tutte le pagine che comporranno il sito dentro una struttura a SILO/albero, come mostrato nella seguente figura:

struttura-base

Come puoi vedere questa struttura non è equilibrata poiché la Sezione 1 contiene più della metà dei contenuti di tutto il sito. L’obiettivo quando si ottimizza la struttura è disegnare una figura equilibrata, che assomigli ad una piramide il più possibile regolare.

Una volta constatato che la Sezione 1 è troppo grossa, bisogna considerare un aspetto importante: il traffico generato dalle singole sezioni e sottosezioni. Ad esempio, se dai dati di Search Console o Google Analytics si evince che la maggior parte del traffico della Sezione 1 è generata dal Subtopic 3, forse conviene estrarre il Subtopic 3 dalla sezione 1 e dedicare sezione apposta al subtopic 3.

In una struttura di link interni ben studiata, ridurre il livello di una pagina favorisce le probabilità che venga scansionata e che riceva maggiore PageRank.

Supponiamo di avere un sito web con una sezione principale molto grande che contiene molti sotto argomenti. In questo caso, potrebbe essere difficile per i visitatori e per i motori di ricerca trovare le pagine più importanti all’interno della sezione principale. Per ottimizzare questa struttura, potresti considerare di suddividere la sezione principale in diverse sezioni tematiche più piccole, o di spostare i sotto argomenti più importanti in altre sezioni del sito.

struttura-base-equilibrata

In questo modo, la struttura sarebbe più equilibrata e le pagine più importanti sarebbero più facili da trovare e da indicizzare per i motori di ricerca.

La gerarchia delle pagine

Struttura a piramide

Se hai pianificato bene la tua nuova struttura, l’aspetto dei link interni dovrebbe assomigliare ad una piramide regolare. A questo punto bisogna considerare la modalità di collegamento tra le singole sezioni della piramide.

Guarda queste sezioni come se fossero piramidi più piccole contenute nella piramide più grossa. Ogni pagina al vertice della piramide dovrebbe linkare a tutte le sue sotto-pagine e viceversa.

Dato che stai linkando tra loro pagine dal contenuto fortemente correlato, tu stai anche creando un SILO tematico. Questo genere di struttura in genere ottiene buoni risultati di posizionamento poiché dimostri ai motori di ricerca di aver approfondito un argomento a fondo (diamo per scontato che la qualità dei contenuti sia elevata). In altre parole, tu stai aiutando i motori di ricerca a tematizzare i tuoi contenuti mostrandogli quali pagine del tuo sito sono correlate e quali non lo sono, e quanto tratti a fondo l’argomento.

La gerarchia delle pagine è un altro aspetto importante della struttura del sito web. Supponiamo di avere un sito web che vende prodotti per animali domestici. La pagina principale del sito dovrebbe essere la home page, seguita da pagine di categoria come ‘Cani’, ‘Gatti’, ‘Uccelli’, ecc. Ogni pagina di categoria dovrebbe avere pagine di sottocategoria come ‘Cibo secco per cani’, ‘Cibo umido per cani’, ‘Ciotole per cani’, ecc. Infine, ogni pagina di sottocategoria dovrebbe avere pagine di prodotto specifiche come ‘Cibo secco per cani al pollo’, ‘Cibo secco per cani al manzo’, ecc. In questo modo, ogni pagina è inserita in una gerarchia logica e correlata alle altre pagine nella stessa categoria. Ciò rende più facile per i visitatori e per i motori di ricerca trovare le pagine correlate e aumenta l’autorevolezza del sito nel suo insieme.

Ottimizzare una struttura non equilibrata

A volte è necessario rivedere, modifica e spostare i contenuti per ottenere un’organizzazione migliore.

  • Spostare pagine in altre sezioni: Supponiamo di avere un sito web di moda che ha una sezione chiamata ‘Abbigliamento estivo’, che include anche abbigliamento da spiaggia come costumi da bagno e abiti da spiaggia. Se i costumi da bagno sono i prodotti più venduti del sito web, potrebbe essere utile creare una sezione separata chiamata ‘Costumi da bagno’ e spostare tutte le pagine relative ai costumi da bagno in questa sezione. In questo modo, i visitatori del sito web avranno una sezione dedicata ai costumi da bagno, mentre i motori di ricerca potranno indicizzare le pagine correlate in modo più preciso.
  • Ampliare il contenuto: Supponiamo di avere una pagina di prodotto per una macchina fotografica che ha solo una descrizione breve del prodotto e nessuna recensione degli utenti. In questo caso, potrebbe essere utile ampliare il contenuto della pagina di prodotto aggiungendo recensioni degli utenti, caratteristiche tecniche dettagliate e altre informazioni rilevanti. In questo modo, la pagina di prodotto diventa più utile per gli utenti e i motori di ricerca potrebbero premiare il sito con un posizionamento migliore.
  • Eliminare il contenuto: Supponiamo di avere una pagina sul nostro sito web che descrive una promozione scaduta o un evento passato. In questo caso, la pagina potrebbe non essere utile per gli utenti e potrebbe essere eliminata per mantenere la struttura del sito web più pulita e focalizzata sui contenuti attuali e pertinenti. Eliminare pagine obsolete può anche aiutare a migliorare il punteggio medio del sito e a concentrare l’autorevolezza del sito sulle pagine più importanti e rilevanti. In fase di ristrutturazione di un sito infatti non è raro scoprire che alcune pagine non sono utili all’utente e non ricevono visite (puoi individuare queste pagine rapidamente con Google Analytics), eliminarle è la scelta migliore in questo caso. Ricorda che eliminare pagine di bassa qualità aiuta ad aumentare il punteggio medio del sito.

A volte eliminare il contenuto di bassa qualità aiuta tutto il sito

Per spiegare il concetto faccio spesso questo esempio: consideriamo il sito A di 10 pagine tutte di altissima qualità con contenuti unici e approfonditi. Questo sito avrà un punteggio qualità (nome inventato da me, non esistono riferimenti ufficiali di Google a tale valore) di 10, dato dalla media del punteggio di tutte le sue pagine, ovvero 10*10/10=10. Ora consideriamo il sito B di 10 Pagine, 5 di alta qualità e 5 di bassissima qualità, il punteggio qualità del sito sarà quindi (5*10+5*1)/10=5,5.

Secondo questo esempio un solo articolo di bassa qualità potrebbe ridurre i segnali di trust di tutto il sito dato che è piccolo e ha solo 10 pagine. Google ovviamente non ragiona in modo così semplice ma, dalla mia esperienza, ho visto che il concetto è generalmente valido ed applicabile.

Vediamo alcuni esempi e teorie relative all’importanza dell’eliminazione del contenuto di bassa qualità per il miglioramento del sito web:

  • Il concetto di EAT: Google ha introdotto il concetto di EAT (Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) come un fattore di posizionamento importante per i siti web. La presenza di contenuti di bassa qualità può influire negativamente su questi fattori e penalizzare il posizionamento del sito web.
  • L’esempio della catena: Un sito web può essere visto come una catena, dove ogni pagina rappresenta un anello. Se uno degli anelli è debole o di bassa qualità, l’intera catena diventa più debole. In questo modo, eliminare le pagine di bassa qualità può aiutare a mantenere l’integrità e la qualità dell’intero sito web.
  • Esempio pratico: Supponiamo di avere un sito web di notizie che ha una sezione dedicata alle previsioni del tempo. Se le previsioni del tempo sono obsolete o inaffidabili, potrebbe essere utile eliminare questa sezione dal sito web per mantenere la qualità complessiva del sito. In questo modo, gli utenti del sito web possono avere maggiore fiducia nelle altre sezioni del sito e il sito stesso può migliorare il suo punteggio di qualità complessivo.

Un sito web è composto da diverse pagine ma a livello di business solo poche sono effettivamente importanti.

Noi possiamo dire a Google quali sono le pagine che riteniamo più importanti. Un tempo lo facevamo con l’attributo priority da usare nelle sitemap.xml, oggi lo facciamo con i link interni.

Più volte una pagina viene linkata internamente al sito e maggiore sarà la sua importanza rispetto alle altre pagine. Questo aspetto non è vero soltanto per gli utenti che navigano il sito ma anche dal punto di vista dei motori di ricerca. Per questo motivo è importante controllare la distribuzione dei link interni del proprio sito e nel caso ottimizzarla al meglio.

Per fare questo controllo io uso Screaming Frog o Website Auditor esportando in Excel le colonne: URL, InLinks (che rappresenta il conteggio dei link interni che una pagina ottiene) e le impressini organiche (che ottengo con le API di Google search console).

Il grafico che otteniamo è simile a quello che segue, ma la distribuzione può variare in base al numero di pagine ed i link interni:

Distribuzione dei link interni
Distribuzione dei link interni

Il grafico azzurro della distribuzione dei link interni rappresenta quanti link interni (asse verticale) riceve ciascuna pagina del sito (asse orizzontale). La parabola verde rappresenta una ipotetica distribuzione perfetta dei link interni, tuttavia in un sito web è quasi impossibile ottenere una distribuzione cosi efficace.

Una distribuzione efficace avrà una forma con molti gradini, che degrada lentamente verso destra. Una struttura troppo concentrata a sinistra e che muore rapidamente è segnale di una distribuzione troppo concentrata, probabilmente debole che andrebbe rivista.

Se hai dubbi sulla distribuzione dei link interni al tuo sito prova a farti queste domande:

  • Le pagine più importanti commercialmente del sito sono anche quelle che ricevono più link interni?
  • Le pagine che fanno più click ed impressioni sono quelle più linkate internamente?
  • Tutte le pagine del sito sono raggiungibili in pochi click oppure ci sono pagine di livello eccessivo che richiedono molti click per essere raggiunte?
  • Ricordati che Google ignora i link doppi, ovvero link multipli nella stessa pagina che puntano allo stesso URL. Usa un link per destinazione e studia bene l’ancora di testo.

Vediamo alcune teorie ed esempi specifici riguardanti la distribuzione dei link interni:

Teoria della distribuzione uniforme: La teoria della distribuzione uniforme suggerisce che i link interni dovrebbero essere distribuiti in modo equilibrato tra le pagine rilevanti del sito per garantire che tutte le pagine abbiano un’adeguata visibilità sui motori di ricerca. Tuttavia, è importante sottolineare che alcune pagine potrebbero aver bisogno di una maggiore enfasi rispetto ad altre, in base alla loro importanza strategica.

Esempio: Supponiamo di avere un sito web con 50 pagine di contenuto tutte ugualmente importanti. Invece di collegare solo poche pagine dalla homepage, si potrebbe creare una struttura di navigazione che distribuisca i link interni in modo più uniforme, assicurando che ogni pagina riceva un adeguato numero di link interni.

Teoria del link juice: Il link juice è un concetto SEO che si riferisce alla quantità di PageRank, autorevolezza (o “succo”) che viene trasmessa da una pagina a un’altra attraverso i link interni. L’idea è quella di distribuire il link juice in modo ottimale tra le pagine strategiche del sito per massimizzare la loro visibilità sui motori di ricerca.

Immagina un blog con una homepage e 20 articoli. Invece di concentrare tutti i link interni sulla homepage, si potrebbe distribuire il link juice tra gli articoli del blog collegandoli tra loro in modo correlato.

Supponiamo di avere un sito web che offre vari servizi. Le pagine dei servizi principali dovrebbero ricevere più link interni rispetto alle pagine meno importanti. Per ottimizzare la distribuzione dei link interni, assicurati che le pagine di servizi principali siano collegate direttamente dalla homepage, dalla barra di navigazione e da altre pagine rilevanti, come guide di approfondimento e blog post. Allo stesso tempo, collega le pagine meno importanti tra loro e da pagine di supporto pertinenti.

Rinominare le sezioni

Trovata la struttura ideale del sito è il momento di assegnare i nomi corretti alle singole sezioni. Se hai abbastanza contenuti su un determinato argomento potrebbe valere la pena creare una sezione dedicata, la cosa più importante è utilizzare nel nome i termini ricercati dagli utenti.

Definire dei nomi di sezione che la gente non cerca è uno spreco di tempo e risorse. Per identificare le parole chiave più ricercate partendo da un argomento si possono utilizzare diversi tool online:

Scegli le parole chiave migliori per le tue sezioni e sottosezioni e sarai a metà dell’opera. In inglese li chiamano Keyword Rich URL ovvero indirizzi web scritti utilizzando le parole chiave cruciali della pagina che andranno a rappresentare. Ad esempio, un URL ottimizzato per degli scarponi da sci all’interno di un eCommerce potrebbe essere sito.it/attrezzatura-sci/scarponi/marca-modello-xy.

Ora che abbiamo definito i primi due aspetti principali, poniamo attenzione ad altri particolari da considerare.

I collegamenti interni sono essenziali per stabilire l’architettura del sito e diffondere link juice. I motori di ricerca leggono i contenuti di ogni pagina web che incontrano al fine di inserirle nei loro indici basati su parole chiave. Gli spider hanno anche bisogno di avere accesso ad una struttura di collegamenti individuabili per navigare tutte le pagine del sito web saltando da una all’altra.

Molti webmaster fanno l’errore di nascondere oppure offuscare il menu principale di navigazione usando tecniche non search engine friendly, in questo modo i motori di ricerca non possono accedere ai link e si rischia di trovarsi con pagine non indicizzate. Ho visto questo errore anche in siti e-commerce di brand internazionali e non è cosa così insolita!

Tutto l’argomento di ottimizzazione dei link interni si basa sul concetto di crawlability e ottimizzazione della distribuzione di PageRank dalla homepage alle pagine di tutto il sito.

La home solitamente è la pagina che distribuisce il maggior PageRank, per questo motivo è importante cercare di ottimizzare il numero di link che collegano la homepage alle sezioni interne del sito, cercando di focalizzare i flussi di PR verso le landing page principali ai fini di posizionarle al meglio nei motori di ricerca.

In passato Google consigliava di non superare i 100 link a pagina, ora questa regola si considera abbastanza obsoleta tuttavia, ai fini dell’ottimizzazione, si consiglia di restare entro questo limite, c’è anche chi consiglia 50 link on-page ma per siti complessi diventa abbastanza irrealizzabile.

Ottimizzazione Link Interni
Ottimizzazione Link Interni

Per snellire menu di navigazione complessi si possono linkare le pagine secondarie in menu personalizzati per ogni landing page, in modo da guidare l’utente e i motori di ricerca in percorsi logici che mantengono ben divisi e definiti gli argomenti trattati nel sito.

L’analisi delle parole chiave è FONDAMENTALE per decidere le voci del menu e le anchor text da usare nel sito ma per questo argomento rimando a questo articolo: Calcolare il KEI delle parole chiave

Spesso si pensa che per posizionare bene una pagina in Google sia indispensabile fare attività aggressive di link building, in contro-prova io ho più volte posizionato siti web in prima pagina su Google per chiavi competitive, senza creare un singolo backlink.

La regola “più link una pagina web riceve e più importante sarà per i motori di ricerca” vale anche per i link interni se supportati da contenuti unici. I link interni vengono notevolmente sottovalutati, una pagina web che riceve tanti link interni con anchor text specifiche può rankare molto bene e competere nelle SERP.

Un esempio pratico: due siti (A e B) hanno una sezione principale intitolata “canne da pesca a mosca” e vogliono posizionarsi bene con questa chiave. Il sito A ha 50 pagine mentre il sito B ha 500 pagine poiché ha un blog molto curato e aggiornato, di conseguenza il sito A ottiene 50 link interni con anchor text “canne da pesca a mosca” mentre il sito B ne ottiene 500.

A parità di backlinks e qualità dei contenuti, quale pensi si posizionerà meglio su Google?

Con questo non voglio dire che i backlinks non siano importanti, anzi, un link in entrata resta ad ogni modo più importante di un link interno, voglio solo sottolineare l’importanza di una struttura di link interni ben studiata e consistente.

Ottimizzazione Struttura Link Interni
Ottimizzazione Struttura Link Interni

Per rinforzare una distribuzione di link interni troppo debole è opportuno studiare diverse azioni correttive, difficilmente ne basta una ad ottimizzare i link interni.

Per fare questo esempio dividiamo il sito web in 3 tipologie di pagine: homepage, listing e post. Listing è una pagina di archivio, può essere un blog oppure una pagina di categoria di un eCommerce. Post invece è il singolo articolo o scheda prodotto.

In homepage sarebbe utile inserire dei box che creano deep-links verso sezioni/pagine critiche. In questo modo riduci i livelli di quelle pagine e guidi PageRank direttamente dalla homepage. I 10 articoli più venduti, i 10 arrivi più recenti, i 10 più votati, insomma cerca di dare forza ad un set di prodotti che vendi bene o che vuoi spingere con dei box di link dinamici.

Nella pagina di listing potresti valutare di inserire gli stessi box visti in homepage ma filtrati per quella categoria: i 10 più venduti/visti/… ma della categoria che l’utente sta navigando.

Nel singolo post ha molto senso inserire box con prodotti correlati o alternativi.

Box per ottimizzare i link interni
Box per ottimizzare i link interni

Queste tre soluzioni aumentano le connessioni tra le pagine del sito, migliorano i link interni dando maggiore importanza alle pagine che meritano e che vuoi spingere.

Per analizzare i link interni ci sono diversi tools gratuiti e premium, online ed offline. Questi sono i miei preferiti:

Immaginiamo la struttura di un sito web come se fosse un albero, la forma che, ad esempio, potrebbe avere è la seguente, ovvero sezioni chiare e ben suddivise con link interni che guidano la navigazione e collegano gli argomenti

Visualizzazione Struttura Link Interni
Visualizzazione Struttura Link Interni

Dalla struttura del sito alla definizione degli URL

Dopo aver creato la nuova struttura del sito è ora di scrivere gli URL ideali. L’URL di una pagina dovrebbero descrivere il suo contenuto nel modo più breve, semplice e chiaro possibile. Se hai già determinato la parola chiave con la quale vuoi posizionarti, dovresti assicurarti di includere quella parola nell’URL di quella pagina.

Ad esempio, se vuoi posizionarti per “attico prestigioso a Milano” quale pensi sia l’URL migliore? …Il primo senza ombra di dubbio ;)

  • www.immobili.it/prestigioso-attico-milano
  • www.immobili.it/p=123

Oltre ad usare URL parlanti puoi sfruttare anche le gerarchie delle pagine anche negli URL:

  • Breadcrumb: home > Pneumatici > Gomme da neve
  • URL: www.esempio.com/pneumatici/gomme-neve

Cosa considerare quando si riscrivono gli URL

  • Se stai usando parole multiple, separale con il meno “-“.
  • Non mischiare mai lettere maiuscole con lettere minuscole.
  • Cerca di evitare numeri nell’URL perché gli utenti potrebbero fare fatica a ricordarseli.
  • Non usare le stop words.
  • Fai in modo che gli URL siano semplici da indovinare/ricordare. Se un utente può ricordare il tuo URL gli verrà anche più facile menzionarlo ad altre persone.
  • Assicurati di redirezionare tutti i vecchi URL verso le nuove pagine utilizzando per ogni singola pagina la regola di redirect permanente 301.
  • Assicurati che il tuo contenuto sia raggiungibile da un URL soltanto.

La struttura logica delle sezioni andrebbe riproposta anche nella struttura delle URL, utilizzando folder e sub-folder. Vediamo un esempio:

Utilizzando una struttura di questo tipo si aiutano sia gli utenti che i motori di ricerca a catalogare e navigare meglio le sezioni del sito.

Per lo stesso motivo appena menzionato si consiglia sempre di…

Implementare le breadcrumbs nelle pagine del sito web

Le Breadcrumb (letteralmente “briciole di pane” o anche “filo di Arianna” o “Percorso di Pollicino”) sono una tecnica di navigazione usata nei siti web con lo scopo di fornire agli utenti un modo di tener traccia della loro posizione. Il termine è tratto dalla popolare fiaba in cui Pollicino lasciava una scia di briciole di pane lungo il suo cammino per poterlo ripercorrere all’indietro.

Nelle pagine web le Breadcrumb, solitamente, appaiono orizzontalmente nella parte superiore della pagina, al di sotto delle barre dei titoli o degli header. Rappresentano un “sentiero” composto di link utili agli utenti per tornare indietro alla pagina iniziale del sito web o a pagine visitate in precedenza per arrivare all’attuale. Ad esempio:

Home Page → Section Page → Subsection Page → Actual page (opzionale e solo testo senza link)

Breadcrumb con Link Interni
Breadcrumb con Link Interni

Le breadcrumb oltre ad aiutare la navigazione generano link interni che aumentano il peso delle pagine di livello superiore.

Questi accorgimenti aiutano la SEO in due modi:

  1. i link interni tendono a spingere molto le landing di I livello e il loro ranking tenderà a migliorare se il sito ha contenuti unici e aggiornati
  2. la suddivisione netta degli argomenti (sempre… se supportata da contenuti di alta qualità) aumenta la rilevanza, la specificità e l’autorevolezza del sito agli occhi dei motori di ricerca rispetto ad un sito con struttura piatta o troppo profonda.

L’articolo è finito e se hai letto fino a qui vuol dire che ti è proprio interessato, ti va di condividerlo? Premi un bottoncino social e te ne sarò molto grato :)

Pagine non indicizzate, possibili cause

Quando i link interni non sono ottimizzati possono verificarsi situazioni con pagine del sito che non entrano negli indici dei motori di ricerca. Le cause, se dovute ai link interni, potrebbero essere queste:

  • La pagina è linkata soltanto da un’altra pagina con accesso protetto con password o form
  • Il link punta ad una pagina bloccata con il robots.txt
  • Il link usa il tag noindex
  • Il link è inserito in una pagina con migliaia di altri link
  • Il link è inserito in un Frame o I-Frame
  • Il link (a volte addirittura il menu di navigazione) è in JavaScript/Flash/Java. Un link in questi formati generalmente non viene letto dagli spider oppure viene trattato con importanza inferiore, a seconda di come viene implementato

Altre cose da tenere a mente

Ci sono almeno un altro paio di cose da considerare quando si rivede la struttura di un sito:

  • Forums e altri contenuti generati dagli utenti: se una sezione del sito produce molti più contenuti di un’altra sezione per di più di qualità inferiore, è buona norma tenere queste due sezioni ben separate. Ad esempio: la homepage contiene un blog aggiornato ogni settimana con articoli di alta qualità, mentre poi internamente al sito viene ospitato un forum che produce centinaia di nuovi post di bassa qualità ogni giorno. Il forum probabilmente impatterà negativamente sulla qualità dell’intero sito, peggiorando di fatto il ranking per la homepage. La cosa migliore da fare in questo caso è spostare il forum in un sotto-dominio.
  • Categorie e tag ridondanti: attenzione a non cadere nella trappola delle categorie multiple, ovvero quando si assegnano più categorie allo stesso articolo. Ad esempio, se il tuo sito ha due categorie: “Auto” e “BMW” e tu scrivi principalmente di auto BMW, se guardi le due pagine noterai che sono uguali, con lo stesso identico contenuto. Quando i tuoi utenti decidono di linkare la tua sezione potranno linkare ad “Auto” oppure a “BMW” e se gli utenti preferiranno linkare la sezione BWM tu perderai link importanti. Se un tuo competitor non usa la sotto-categoria “BMW” vuol dire che riceverà backlink che puntano verso la sua categoria “Auto” e questa situazione farà si che il competitor avrà un ranking migliore del tuo per quella categoria. Quando usi i tag questo problema accade ancora più spesso.

È molto importante assicurarsi di non avere sezioni uguali nel proprio sito perché questo causa perdite di ranking.

Conclusione

I link interni sono un aspetto fondamentale per l’ottimizzazione per i motori di ricerca e per migliorare l’esperienza dell’utente. Una buona struttura del sito web, la gerarchia delle pagine, la distribuzione dei link interni e l’implementazione di breadcrumbs sono tutti elementi importanti per ottenere un sito web ben strutturato e facile da navigare. Inoltre, l’utilizzo di URL corretti può migliorare la memorabilità del sito e la possibilità di ottenere link in entrata. Prendersi cura della struttura dei link interni può quindi portare a miglioramenti significativi del posizionamento del tuo sito nei motori di ricerca e dell’esperienza degli utenti che lo visitano.

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Autore

Commenti |37

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  1. francesca 1 commento

    Ciao, ma se la gerarchia è importante perché sempre più siti nuovi eliminano la parte tra dominio e identificativo dell’articolo, ovvero il nome della categoria, ecc.?
    Poi vorrei capire il perché sia nociva una struttura non equilibrata (voglio dire, che cambia se la sezione 1 è molto più grande della sezione 2?).
    E la spiegazione su Categorie e tag ridondanti non mi è chiarissima…

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Ci possono essere tantissimi motivi per accorciare l’URL: Twitter consente solo 140 caratteri, gli utenti ricordano meglio URL brevi, etc. Ad ogno modo la SEO non è ciò che fanno sempre più persone :)
      Ci sono tanti modi per aiutare Google a capire la struttura del sito, più segnali mandi e meglio è.
      La ridondanza cat/tag è per evitare i contenuti duplicati.

  2. ottavio 2 commenti

    Bellissimo articolo. Vorrei sistemare questa cosa su prestashop ma ho il seguente dubbio:
    se vendo ad esempio profumeria devo cambiare il nome della categoria vista l’alta concorrenza come parola di ricerca, lascio quest come nome della categoria e ne creo una sotto categoria più specifica con il nome della parola di ricerca con meno concorrenza, ad esempio profumeria novita 2015 oppure lascio il nome della categoria profumeria ed inserisco nell’url novita 2015 ?

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Ciao Ottavio, grazie per il commento :) Posso consigliarti di leggere prima qui https://www.evemilano.com/seo-prestashop-cosa-sapere/
      Non è il massimo tenere le categorie negli URL!

  3. Mauro 2 commenti

    Ottimo articolo, Giovanni, soprattutto molto interessante il discorso sull’equilibrio della struttura del sito. Ti confesso che non ne avevo mai sentito parlare così. :-)
    A questo proposito ti faccio una domanda. Anche prendendo spunto da quello che dici, vorrei “ridisegnare” la struttura del mio sito, che in questo momento ha 3 sezioni principali. 2 di queste sezioni le vorrei spostare su altrettanti nuovi domini, per ragioni di coerenza dei contenuti.
    In pratica solo una sezione resterebbe “agganciata” al vecchio dominio (che esiste da 14 anni), mentre le altre sarebbero trasferite su altrettanti (nuovi) domini. La domanda è questa:
    ==> In base alla tua esperienza, potrei riuscire a conservare il posizionamento delle pagine di ogni sezione (tutte con ottimo ranking) effettuando questo spostamento?
    (ovviamente facendo tutto per benino, seguendo le linee guida di Google sulla migrazione dei siti, usando correttamente i redirect 301, aggiornando i link in ingresso ecc.)

    PS. in giro ho trovato sempre indicazioni sullo spostamento di un INTERO sito verso un altro dominio, ma quasi nulla sullo spostamento di una o più parti del sito.

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Ciao Mauro grazie del commento. E’ difficile dare una risposta certa alla tua domanda – Il cambio di URL impatta sull’indicizzazione, sul ranking, sui backlink, sui segnali sociali, sui preferiti e molte altre sorgenti di traffico. Considera quanto perdi ed eventualmente quanto guadagnerai (in termini SEO) con il nuovo setup.

      Se redirezioni tutto correttamente e aggiorni (dove possibile) i backlink non dovresti perdere ranking. Poi dipende… Se la nicchia è molto competitiva, per mantenere il ranking potrebbe servirti una domain authority che il dominio nuovo non ha.

      Ti consiglio di iniziare spostando 1 sezione e vedere come viene digerita da google.

      Buon lavoro!

      1. Mauro 2 commenti

        Grazie mille per la (rapidisssima) risposta, Giovanni!
        Alla prossima
        :-)

  4. Alberto 3 commenti

    Ciao Giovanni, complimenti per per il tuo Blog e per le guide.

    Io ho un sito sul turismo diviso in due sezioni, una principale sviluppata in WordPress e un altra con uno script php installato in una sotto-cartella. La sezione in WordPress contiene articoli di qualità che parlano di destini di viaggi mentre l’altra sezione contiene annunci del tipo hotel + città aggregati da un programma di affiliazione.

    Gli articoli di qualità sono circa 170 (aggiungo 2 articoli di qualità a settimana) mentre la sezione annunci contiene più di 2000 pagine. Queste 2000 pagine stanno assorbendo tutto il link juice sottraendolo dai 170 articoli di qualità? La settimana scorsa ho inviato la sitemap a Google di queste 2000 pagine e adesso gli articoli hanno perso ranking.

    Inizialmente avevo pensato di bloccare queste pagine tramite il file robots o di aggiungere il tag noindex ma non ritengo sia la scelta migliore. Leggendo questo articolo mi sono convinto a spostare la sezione annunci in un sotto-dominio. Se sposto gli annunci in un sotto-dominio devo inviare a Google la sitemap? Devo re-direzionare tutti i vecchi URL verso le nuove pagine?

    La mia intenzione è quella di spingere gli articoli, visto che posso usare keywords meno competitive, per poi dirigere gli utenti alla sezione annunci tramite link interni e modulo di ricerca. Cosa mi consigli?

    Grazie mille!

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Ciao Alberto, grazie per il commento. La tua domanda è abbastanza complessa e non ci sono regole generali che posso dirti, ci vorrebbe sicuramente una analisi dei link interni per capire se ci sono problemi di link juice. Quello che posso dirti è che gli annunci, se non curati, di bassa qualità e troppo corti, a Google non fanno impazzire. Dovresti anche capire se il calo nel posizionamento è dovuto ad un aggiornamento degli algoritmi o se è dovuto ad una modifica che hai fatto nel sito. Per un aiuto più mirato puoi compilare il form nella pagina contatti.

      Buon lavoro.

  5. Alberto 3 commenti

    Grazie Giovanni. In ogni modo se sposto la sezione degli annunci in un sotto-dominio non reco alcun danno al posizionamento della sezione principale? Ricevo traffico organico solo dalla sezione principale e nulla dagli annunci.

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Non avendo informazioni sul sito non posso assicurarti niente ma, in genere, se togli qualcosa di bassa qualità quello che resta ne trae vantaggi. Fammi sapere come va :) Buon lavoro.

  6. Alberto 3 commenti

    Buongiorno Giovanni. L’unica cosa che mi preoccupa è che entrambe le sezioni hanno lo stesso menu di navigazione con gli stessi link, che sono perlopiù categorie e qualche articolo importante. Spostando la sezione del sito in un sotto dominio mi ritroverò migliaia di link dal sotto-dominio al dominio di primo livello. Inoltre com’è adesso tutti questi link forse stanno dando importanza alle pagine linkate, non vorrei che togliendoli reco un danno. Non mi resta che testare :) Appena ho qualche risultato ti aggiorno. Grazie.

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Buongiorno Alberto, se il tuo sito è molto grande potresti valutare di spostare inizialmente solo una categoria di annunci, per poi vedere come si comporta Google. In caso di risultati incoraggianti potresti poi decidere di spostare tutto il resto.

  7. Alberto 4 commenti

    Ciao Giovanni, dopo aver spostato tutta la sezione degli annunci in un sotto-dominio riscontro un miglioramento del posizionamento generale.

    Per favore ho bisogno di un consiglio. Devo creare circa 20-25 pagine con annunci di noleggio auto utilizzando pagine wordpress.

    Usando pagine madre e sotto pagine (struttura A e B) avrò una migliore distribuzione del linkjuice oppure è indifferente? Inoltre è importante dividere gli annunci tra estero e nazionali come ho fatto nelle strutture A? Grazie mille.

    Struttura A
    noleggio-auto-estero/
    noleggio-auto-estero/francia/
    noleggio-auto-estero/francia/parigi/
    noleggio-auto-estero/francia/bmw/
    noleggio-auto/roma/
    noleggio-auto/roma/bmw/

    Struttura B
    noleggio-auto/estero/
    noleggio-auto/francia/
    noleggio-auto/parigi/
    noleggio-auto/francia/bmw/
    noleggio-auto/roma/
    noleggio-auto/roma/bmw/

    Struttura C (solo pagine madre)
    noleggio-auto-estero/
    noleggio-auto-francia/
    noleggio-auto-parigi/
    noleggio-auto-bmw-francia/
    noleggio-auto-roma/
    noleggio-auto-bmw-roma/

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Ciao Alberto, grazie per il commento.

      Ai fini SEO usare post o pagine di WordPress è indifferente, è la struttura dei link interni che può favorire certe pagine rispetto ad altre.

      A prescindere da post o pagine devi curare la struttura generata dalla breadcrumb e URL dei link interni. Crea dei silo supportati sia da URL che da breadcrumb come spiegato nella guida.

      Più contenuti inserisci nella struttura piramidale è più forte diventa il vertice, purché siano contenuti unici e di qualità.

      Per la sezione delle altre nazioni va bene come hai fatto, archivia le pagine in base a sezioni logiche.

      A presto!

      1. Alberto 4 commenti

        Ciao Giovanni e grazie per la tue cortese risposta.

        Visto che utilizzare pagine o post è irrilevante ai fini SEO utilizzerò i post perchè sono più pratici.

        Però il permalink del mio sito prevede la categoria madre nella url. Quindi quando utilizzo una sotto-categoria la stessa appare nel breadcrumb ma non nella url. Questo è un problema?

        Aggiungere la sotto-categoria al permalink crea url troppo lunghe. Forse mi conviene togliere anche la categoria dalla url

        Grazie.

        1. Giovanni Sacheli 754 risposte

          Ciao Alberto, se almeno le breadcrumbs ci sono non è un problema grave non avere la sotto categoria in URL. A presto!

  8. Giovan Giuseppe Ferrandino 4 commenti

    Caro Giovanni,
    i miei complimenti sarebbero riduttivi rispetto alla bontà del tuo articolo ed al frullato che ho nella testa.

    Nel premettere che tante delle nozioni richiamate mi erano chiare, ho dei dubbi per quanto riguarda modifiche strutturali da applicare ad uno dei miei siti relativo al mondo Android e creato nel lontano 2012. I dubbi riguardano soprattutto i vari redirect da fare.

    Il menù principale del sito è ora composto, tra gli altri, da:

    1. Categoria “Applicazioni” – Sotto categoria “Giochi” (presumo che qui vi possa essere un errore di concetto perché Giochi dovrebbe essere indipendente, come contenuto, rispetto ad app)
    2. Due pagine che vorrei togliere dal menù senza eliminarle dal sito perché non hanno avuto il successo sperato e sono inutili per il mio core business. Sarà il caso di trasformarle in articoli?
    3. Categoria “Guide” – Sotto categorie “Acquisti” e “Modding”
    4. Categoria Recensioni – Sotto categorie “Accessori” – “Custodie” – “Smartphone Europei” (a loro volta suddivisa in LG, Samsung ecc…) – “Smartphone Cinesi”.

    Ho pensato di trasformare il menù così:

    1. Applicazioni ANDROID (app è troppo vago, magari con app android sono più pertinente ed ho meno concorrenza)
    2. Giochi Android
    3. Guide
    3.1 Acquisti ed offerte (lascio lo slug Acquisti, aggiungo nel titolo offerte per evitare redirect)
    3.2 Modding
    4. Recensioni
    4.1 “Accessori”
    4.2 “Smartphone Europei”
    4.3 “Smartphone Cinesi”

    Pensando ad un redirect 301 da .htaccess di custodie verso accessori, di giochi verso Giochi Android e dei vari brand verso smartphone europei.

    Solo dopo la ristrutturazione del sito e l’eliminazione dei tag superflui che i miei editori hanno inappropriatamente creato, potrei pensare di modificare il file robots.txt e implementare le breadcumbs.

    Scusami se, come credo, sono stato poco chiaro, ma non sapevo se proporti un grafico o meno.

    In attesa di un tuo cortese riscontro, ti saluto cordialmente,

    Giovan Giuseppe

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Ciao Giuseppe, grazie per il commento!

      Rivedere link interni ed URL è un processo abbastanza ciclico e naturale nella vita di un sito web, quindi non spaventarti. Se pensi sia necessario procedi senza timori.

      La cosa più importante da considerare è il redirect 301 dal vecchio al nuovo URL. Cambia quello che vuoi ma non dimenticarti la redirezione. Con un redirect corretto NON perderai traffico, perderai solo il conteggio dei like e +1 che il vecchio URL aveva acquisito.

      Il menu che tu proponi mi sembra corretto, purché la struttura sia la medesima anche dal punto di vista di struttura URL e breadcrumbs, mi spiego meglio. Se la pagina B è figlia di A, la gerarchia deve essere visibile a livello di menu, URL e breadcrumbs.

      1. /app-android/
      2. /giochi-android/
      3. /guide/ (molto generico)
      3.1 /guide/acquisti/ (breadcrumb spinge guide, usa un anchor più specifico)
      3.2 /guide/modding/ (breadcrumb spinge guide, usa un anchor più specifico)
      4. /recensioni/
      4.1 /recensioni/accessori/ (breadcrumb spinge recensioni)
      4.2 /recensioni/smartphone-europei/ (breadcrumb spinge recensioni)
      4.3 /recensioni/smartphone-cinesi/ (breadcrumb spinge recensioni)

      Mantenendo le giuste gerarchia Google avrà più segnali consistenti (struttura URL, breadcrumbs e menu), che dicono la stessa cosa.

      Spero di aver risposto al tuo dubbio :) In bocca al lupo!

  9. Giovan Giuseppe Ferrandino 4 commenti

    Caro Giovanni,

    intanto grazie mille per la risposta celere, cortese e precisa.

    In realtà, e ne sono felice, hai detto quanto per logica avevo già intuito e scritto.

    Infatti, proprio perché sono consapevole di quanto guide e recensioni siano generici, avrei pensato anche a:

    1. trasformazione di alcune sottocategorie (vedi acquisti e giochi Android) in categorie.
    1.1. relativo redirect da sottocategorie giochi/acquisti vs categorie giochi/acquisti.

    2. eliminazione sottocategoria modding con redirect verso la categoria madre “guide”.
    2.1 cambiamento di nome e slug della categoria guide verso una nuova meno ampia, più pertinente e rilevante per il mio progetto.

    Il mio dubbio è: i lavori di redirect come te li ho prospettati vengono apprezzati da Google o possono essere pericolosi?

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Ciao Giuseppe, se una sotto-categoria ha un buon traffico di ricerca (magari uguale o maggiore alla categoria madre) allora ha sicuramente senso estrarla e renderla una categoria madre a sua volta.

      I redirect non vengono apprezzati o non apprezzati, i redirect se impostati correttamente permettono di associare i fattori di ranking della vecchia pagina a quella nuova, evitando di perdere traffico da qualsiasi sorgente.

      Il redirect dovrà essere un 301 e rimanere live teoricamente per sempre.

      A fine lavori ti consiglio di eseguire una scansione del sito per trovare eventuali catene di redirect da bypassare, ad esempio “a–>b–>c” diventa “a–>c”.

      Quello che Google potrebbe apprezzare non è tanto il redirect quanto il nuovo setup dei contenuti: se aiutano a migliorare la comprensione e l’usabilità del sito allora non possono che pesare positivamente sulla SEO.

  10. Giovan Giuseppe Ferrandino 4 commenti

    Perfetto grazie.

    Come si effettua la scansione di cui parli? Che tool usi?

    Credo, in ogni caso, di non avere di questi problemi perché ho ponderato bene la cosa e la farò manualmente da Htaccess.

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Per la scansione del sito ti consiglio Screaming Frog.

      1. Giovan Giuseppe Ferrandino 4 commenti

        Ok, lo conosco, ma non l’ho mai usato in maniera approfondita.

        Perfetto, lo farò. Grazie.

  11. Dario 3 commenti

    Ciao Giovanni, articolo molto dettagliato e ben fatto.
    Avrei un dubbio: per un grande eCommerce (con 10/20 mila prodotti), riguardo all’URL della scheda prodotto, conviene la stessa struttura URL che hai indicato nell’articolo o è il caso di accorciarla inserendo al massimo la sotto-categoria?
    Una cosa del genere per intenderci –> Pagina di III livello: www.esempio.it/sotto-categoria/prodotto/

    Ti ringrazio molto

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Ciao Dario, grazie per la domanda. Un metodo abbastanza diffuso è mettere i prodotti al primo livello, subito dopo il dominio quindi fuori dal silo di categoria (così da avere URL brevi). La cosa importante è avere le breadcrumb ben impostate, che mostrino cioè la categoria madre di appartenenza ed eventualmente la sotto-categoria, se esiste.

      A presto!

      PS: questa soluzione per magento e prestashop aiuta ad evitare duplicazioni di prodotti. Per riferimento puoi vedere le due guide relative.

      • https://www.evemilano.com/guida-seo-magento/
      • https://www.evemilano.com/seo-prestashop-cosa-sapere/
      1. Dario 3 commenti

        Grazie mille Giovanni,
        eliminando la categoria dall’URL delle schede prodotto non si rischia di erodere il crowler budget (soprattutto per eCommerce abbastanza grandi)? Cioè non si corre il rischio di creare una struttura URL poco ordinata?

        Grazie per il supporto

        1. Giovanni Sacheli 754 risposte

          Ciao Dario, come tutte le cose ci sono pro e contro.

          Usare URL dei prodotti al primo livello permette di avere URL brevi ed, in alcune versioni dei sopra citati CMS, permette di evitare duplicazioni dei prodotti. Ad esempio ho visto casi in cui il CMS eCOmmerce inseriva il prodotto sia sotto la categoria, sia al primo livello:

          esempio.it/prod01
          esempio.it/cat/prod1

          il tutto senza canonicalizzazione. Questo erode il crawl budget.

          I contro sono che a livello URL non hai dei silo logici, utili ad esempio con le RegEx, Analytics, analisi statistiche sui gruppi di url, etc.

          La struttura logica del sito la fornisci ai motori di ricerca comunque anche con le breadcrumbs che, se taggate con schema.org, abilitano anche le breadcrumbs in serp.

          A livello teorico è vero che sarebbe meglio avere una categorizzazione anche a livello di URL, purché la struttura non diventi eccessivamente lunga (es URL con + di 120 caratteri diventano poco pratici/leggibili).

          Anni fa preferivo e consigliavo categorizzare sia con URL sia con le breadcrumbs, però serviva un lungo lavoro di taglio sulle URL. Ora mi concentro più sulle breadcrumbs.

          A presto!

          1. Dario 3 commenti

            Grazie mille, sei stato molto chiaro! Alla prossima e complimenti per tutto.

  12. Alessando 3 commenti

    Ottimo articolo!

    Ho una domanda, se hai voglia. Ho visto alcuni siti sfoggiare un “maxi” mega menu con un sacco di link interni che effettivamente sono utili per la navigazione, ma evidentemente non per definire la struttura del sito (siti con migliaia i pagine e di diversi argomenti trattati).

    Questi siti hanno, solo nel menu’ (e eventualmente nei footer) dei link interni che terminano in “/?rel=xxx”. Poi, nel robots.txt hanno un “disallow */rel=xxx”. Altri non utilizzano il robots, ma qualcosaltro per “nascondere” i links ai bot. Che ne pensi?
    Ciao

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Ciao Alessandro, difficile rispondere senza vedere il sito specifico, ci posso essere decine di ragioni.
      Magari i link con parametro rel rimandano a pagine che vengono poi canonicalizzate e quindi pensano erroneamente di non farle indicizzare con un disallow. Di solito questi giochetti poco utili vengono fatti da chi ha poca esperienza con la SEO, nascondere link ai bot fa molto vintage :) Però ripeto, senza vedere non posso dirti la mia.

      1. Alessandro 3 commenti

        Ciao Giovanni,

        un sito in cui ho visto messo in atti questo sistema è, ad esempio, healthline. com.

        Tutte le URL dei link nel menù terminano un “/?rel=global” che, mi pare (da scansione con SF), vienga utilizzato per nascondere i link stessi ai bot (via htaccess, credo).

        Ovviamente potrei aver preso una cantonata io, ma non credo, perchè ci ho smanettato un po’ con Screaming Frog!

        1. Giovanni Sacheli 754 risposte

          Ciao Alessandro, in quel sito il parametro “rel” è canonicalizzato, quindi gli URL vengono indicizzati con quel parametro. Non è presente solo nel menu, ma anche nei link del footer e i due parametri sono nel tag rel canonical. I parametri vengono di conseguenza indicizzati, secondo me è un errore e non ha nulla a che vedere con la SEO. Tra l’altro generano duplicazioni a gogo…
          parametro indicizzato

          1. Alessandro 3 commenti

            Credo che stiano facendo dei test perché la configurazione che vedo oggi (canonical, indexability, ecc è diversa da quella di qualche giorno fa. Le duplicazioni in serp ne sono la conferma.

            Grazie comunque per l’articolo le ottime risposte!

            1. Giovanni Sacheli 754 risposte

              Grazie a te Alessandro che hai condiviso questo caso :)

  13. Giuseppe 1 commento

    Ciao Giovanni,
    ho seguito le tue indicazioni, grazie sono state veramente utili.
    Ad un certo punto sono spuntati delle lettere e dei numeri alla fine di ogni link del mio sito ad esempio www.sito.it/<2ahju35hajk anche sulla home del sito come nel esempio citato. Non riesco a capire come toglierlo ma prima non c’erano. Uso WordPress e sto cercando di imparare. Grazie dell’ articolo veramente illuminante. Saluti.

    1. Giovanni Sacheli 754 risposte

      Ciao Giuseppe, grazie per il commento. Per capire da dove provengono quei link interni strani dovresti fare una scansione del sito web, ad esempio con Screaming Frog. Non è normale trovarsi con questi errori, potrebbero essere pagine hackerate, oppure generate da link formattati male. Impossibile diagnosticare la causa senza una scansione o un esempio.

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