
In questa guida trovi un elenco di controlli per identificare la causa della perdita di traffico del tuo sito web dalla ricerca organica di Google.
Hai controllato i dati di traffico e hai scoperto che, negli ultimi giorni, hai perso molti accessi dalla ricerca organica? Non farti prendere dal panico, ecco una lista di controlli che ti aiuterà a identificare la possibile causa.
Un problema tecnico?
Verifica se il tuo sito è affetto da una vera perdita di traffico generale che si verifica sui tuoi canali oppure se la perdita ha impattato solo aree o pagine specifiche.
- Il tuo sito è stato offline? Verifica se il tuo sito è (ed è stato) sempre online e funziona correttamente, o se potrebbe essere stato inattivo a causa di problemi tecnici. Puoi essere avvisato quando questo accade usando un “servizio di uptime” come: Pingdom Uptime Monitoring, UptimeRobot o Little Warden.
- Hai problemi di tracciamento del traffico? L’installazione di Google Analytics è corretta? Verifica se hai perso il traffico da tutte le fonti o solo dal canale organico. Verifica se il calo riguarda tutte le pagine del tuo sito o solo alcune aree. Se il calo riguarda tutto il traffico e non solo al traffico organico, usa Google Tag Manager Assistant per verificare l’installazione del tracciamento sulle tue pagine principali.
Assicurati che il tuo sito funzioni senza intoppi e tutte le pagine siano tracciate correttamente prima di proseguire.
È cambiato il comportamento di ricerca?
Verifica se è cambiato il comportamento di ricerca degli utenti a causa della stagionalità o persino del cambio di preferenze:
- Confronta il tuo attuale andamento del traffico con quelli degli anni precedenti: utilizza il confronto delle date sul report dei contenuti di Analytics per vedere se i trend coincidono. Se c’è una differenza, verifica se ciò accade solo con il traffico organico o anche con qualsiasi altra fonte di traffico, puoi verificare la differenza di traffico di due periodi, pagina per pagina.
- Identifica la tendenza del volume di ricerca del pubblico per le tue query. Utilizza la funzione “Tendenze volume di ricerca” di Google Keyword Planner per vedere se coincidono con i trend del tuo traffico.

L’obiettivo dovrebbe essere quello di identificare se l’andamento negativo del traffico è dovuto a un numero inferiore di ricerche complessive a causa della stagionalità o di qualsiasi altro cambiamento nel comportamento del pubblico.
È cambiata la SERP?
Verifica se vi è stato un cambiamento nel modo in cui le tue pagine, o quelle dei tuoi concorrenti, vengono visualizzate nei risultati di ricerca per le query che stai monitorando. Un cambiamento nella pagina dei risultati di ricerca potrebbe influenzare la tua e la loro visibilità e CTR.
L’obiettivo dovrebbe essere quello di verificare se il CTR delle pagine del sito nei risultati di ricerca è diminuito a causa di: una modifica delle funzionalità SERP, rich snippet, risultati zero o inclusioni in caroselli AMP, il grafico della conoscenza, mappe, immagini o risultati di video o numero di annunci paid visualizzati nelle SERP.
- Utilizza i tuoi dati di CTR ed impressioni in Google Search Console: cerca eventuali cali di CTR ed impressioni in Google Search Console (leggi la guida) rispetto alle impressioni storiche per le tue query e pagine principali e per tipo di ricerca (Web , immagine, video). Controlla anche le metriche AMP sotto “aspetto ricerca”. In certi casi le impressioni potrebbero rimanere stabili ma crolla il CTR a causa di competitor aggressivi o cambi di SERP.
- Controlla il tuo ranking e confrontalo con la concorrenza: verifica le metriche di visibilità in SERP del tuo sito con SEMrush o Sistrix e confrontale con quelle della tua concorrenza. Il calo potrebbe essere causato da un incremento di visibilità di uno o più competitor.
Prima di preoccuparti di una potenziale perdita di ranking, verifica innanzitutto se il trend negativo del traffico è dovuto ad un CTR inferiore causato da una modifica nel modo in cui le pagine vengono visualizzate nei risultati di ricerca oppure da minore visibilità rispetto ad altri siti o annunci.
Un vero calo nel posizionamento nei risultati di ricerca organica?
Se non si è verificato un problema di tracciamento, non è cambiato il comportamento di ricerca degli utenti o le funzionalità SERP, è quindi il momento di verificare se il calo del traffico organico è dovuto ad un reale cambiamento negativo nel posizionamento.
- Controlla il tuo posizionamento: verifica il posizionamento per parole chiave (query), pagine, in ogni dispositivo e tipo di ricerca con la sezione “Performance” di Google Search Console, SEMrush o Sistrix. Controlla i dati storici e le variazioni di ranking per capire se il calo è specifico per parole chiave e pagine oppure se è generico per tutto il sito web.
- Confronta la tua visibilità con quella dei tuoi concorrenti: confrontando il tuo ranking con quello dei tuoi competitor per capire se hanno perso anche loro oppure se sono cresciuti.
Se è possibile identificare un calo reale di ranking, sia in determinate pagine che nel sito generale, è necessario trovare le cause per risolvere i problemi.
Un problema di crawling dei contenuti?
Hai cambiato la struttura del tuo sito Web, migrato verso HTTPS o un altro dominio senza seguire le migliori pratiche SEO? Hai cambiato la CDN o hosting senza verificare che la loro configurazione consentisse l’accesso ai bot di ricerca e ora Google non può raggiungere le tue pagine?
Verifica se la perdita di traffico organico e di posizionamento è dovuta a problemi di crawling.
- Controlla la copertura dell’indice di Google Search Console e degli errori e delle statistiche di scansione: rivedi i tuoi errori e statistiche di scansione ed il nuovo rapporto “Copertura dell’indice” di Google Search Console per individuare potenziali errori di scansione relativi alle pagine per cui hai identificato un calo di traffico. Controlla quale tipo di errore è: Errori del server (5xx), richieste non autorizzate (401), URL non trovati (404), URL bloccati da robots.txt, errori di reindirizzamento, 404 soft, …
- Utilizza la funzione “Visualizza come Google” in Google Search Console: verifica se i problemi di crawlability si presentano anche con “Fetch as Google” di Google Search Console selezionando la funzionalità “Recupera e visualizza”, con il bot desktop e smartphone. Verifica che le pagine siano correttamente accessibili. Se come problema è stato segnalato un blocco di Robots.txt, verifica la configurazione del robots.txt con Google Search Console Robots Testing Tool.
- Simula una scansione con i crawler SEO: verifica se stai bloccando Googlebot eseguendo la scansione del sito simulando sia i dispositivi mobili che quelli desktop con crawler SEO come Screaming Frog.
- Analizza i log del tuo web server: se i risultati non sono ancora chiari controlla i log del tuo web server per individuare problemi di scansione. Cerca di capire se esiste una correlazione tra i dati di crawling ed il posizionamento.
Dopo aver risolto e verificato che i problemi siano stati eliminati, ricorda di utilizzare l’opzione “Convalida correzione” dal nuovo rapporto “Copertura dell’indice” di Google Search Console per le pagine interessate. Google eseguirà una nuova scansione per verificare se ora gli URL sono correttamente accessibili e indicizzabili.
Un problema di indicizzazione del contenuto?
Hai de-indicizzato le tue pagine per sbaglio o hai modificato l’implementazione dei contenuti basandoti su framework o soluzioni Javascript?

Verifica se Google non sta indicizzando correttamente il contenuto delle pagine interessate dalla perdita di traffico:
- Verifica se il numero di URL indicizzati del tuo sito è diminuito con il rapporto “Copertura dell’indice” di Search Console di Google e il motivo specificato per cui sono stati esclusi dall’indice.
- Se Google Search Console segnala le tue pagine come non indicizzate: utilizza la copertura dell’indice di Google Search Console e lo strumento di ispezione URL di Google per identificare il motivo specifico per cui gli URL delle pagine interessate sono stati esclusi dall’indice. Se le pagine sono state de-indicizzate, se c’è una pagina alternativa selezionata come canonica, se Google ha scelto un altro URL come canonico diverso da quello specificato, ecc. a causa di un problema di configurazione trascurato che è possibile modificare. Una pagina od un intero sito web possono venire de-indicizzati con il meta tag NOINDEX o con una richiesta di de-indicizzazione in Google Search Console. È consigliabile eseguire una scansione del sito con un crawler SEO anche per verificare tutte le pagine interessate con problemi di indicizzazione e la loro specifica meta robot e configurazione di canonicalizzazione.
- Verifica se i tuoi contenuti si basano su JavaScript: una implementazione errata di JavaScript potrebbe causare la mancata indicizzazione del contenuto. Prova a disattivare JavaScript dal tuo browser e naviga il sito; puoi utilizzare l’estensione Web Develpers per Chrome per farlo facilmente – e verifica se il contenuto delle tue pagine è visualizzato correttamente. Confronta il codice HTML della tua pagina mostrato nella cache di Google (usa l’ operatore di ricerca “site:” o “cache:”per cercarli) e confrontalo con quello mostrato nel DOM (utilizzando Chrome DevTools). Verifica il codice HTML anche con il Google Mobile Friendly Test e gli strumenti di prova dei risultati di Google che mostrano rispettivamente l’HTML sottoposto a rendering per dispositivi mobili e desktop. Alcuni crawler SEO già permettono di fare questa verifica facilmente, come Screaming Frog. Considera che:
- Google utilizza un servizio di rendering Web basato su Chrome, la versione attuale è la 41 ma potrebbe cambiare in futuro. Dovresti eseguire questo test utilizzando idealmente la stessa versione di Chrome.
- Google indicizza una pagina in Javascript in due momenti diversi, come menzionato da John Mueller durante Google I/O 2018: “se la pagina contiene JavaScript, il rendering viene differito fino a quando Google non dispone delle risorse per rendere il contenuto lato client”.
Dopo aver risolto i problemi di indicizzazione, ricorda anche in questo caso l’opzione “Convalida correzione” dal nuovo rapporto “Copertura dell’indice” di Google Search Console.
Una configurazione errata di Google Search Console?
Verifica se hai modificato le impostazioni di Google Search Console in quanto esistono funzionalità che, se configurate in modo errato, potrebbero influire negativamente sulla visibilità della ricerca organica esistente, ad esempio:
- Impostazione di una preferenza errata per i parametri degli URL.
- “Rinnegare” un alto numero di backlink con il disavow tool di Google.
- Impostazione di un targeting internazionale con paese errato.
Un problema di sicurezza?
Verifica se Google ha rilevato problemi di sicurezza (dovuti a malware o spam) controllando l’area “Problemi di sicurezza” di Search Console di Google. In tal caso, dovresti seguire la procedura qui specificata per risolvere i problemi e richiedere una revisione.
Una penalità manuale?
Se la perdita di traffico coincide con un calo di posizionamento ma non riesci a trovare problemi di scansione o indicizzazione, non ti resta che verificare se il tuo sito è stato penalizzato manualmente per non aver seguito le linee guida per i webmaster di Google. I motivi possono essere molti, dall’avere backlink innaturali, keyword stuffing e cloaking. Controlla se hai ricevuto un messaggio di avviso a riguardo nella sezione “azioni manuali” di Search Console di Google.
In tal caso, ti verrà fornito il tipo di azione, i motivi e le aree del sito interessate e sarà necessario eseguire le opportune operazioni di pulizia o ottimizzazione prima di richiedere una revisione pre la reinclusione.
Un aggiornamento degli algoritmi di Google?
Infine, se non hai ricevuto alcun messaggio di azione manuale – ma la perdita di traffico coincide con un calo di ranking e non ci sono problemi di scansione e indicizzazione, verifica se ci sono stati aggiornamenti degli algoritmi di ricerca di Google. Controlla la correlazione degli aggiornamenti dell’algoritmo di Google con il tuo calo di traffico.
Per farlo, puoi controllare i seguenti siti che documentano gli aggiornamenti di Google per cercare le coincidenze:
- Google PageRank & Algorithm Updates – Search Engine Roundtable
- Google Algorithm Change History – Moz
- Google Algorithm Changes – AWR
Controlla i trend di visibilità organica con SEMrush e Sistrix, verifica se ci sono cambi di trend in coincidenza con il rilascio di aggiornamenti di Google. Inoltre, ti consiglio di provare lo strumento Panguin per identificare le pagine che hanno perso traffico.
Se hai consultato tutta la checklist dovresti essere stato in grado di identificare la causa del calo del traffico del tuo sito. Se ti è capitato un caso non trattato in questa guida fammi sapere con un commento o con un tweet.
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