Matt Cutts ad Aprile 2010 ha scritto che la velocità di caricamento delle pagine viene presa in considerazione nel ranking, ma come non ci è dato a sapere. Abbiamo solo qualche Hangout con vaghe risposte:
We do say we have a small factor in there for pages that are really slow to load where we take that into account. John Mueller, GOOGLE
Google might crawl your site slower if you have a slow site. And that’s bad – especially if you are adding new content or making changes to it.
We’re seeing an extremely high response-time for requests made to your site (at times, over 2 seconds to fetch a single URL). This has resulted in us severely limiting the number of URLs we’ll crawl from your site. John Mueller, GOOGLE
Cerchiamo di capirci qualcosa…

Bisogna menzionare che non è ancora ben chiaro quanto la velocità di caricamento delle pagine e del web server impatti direttamente sul ranking nei risultati di ricerca, esistono siti web estremamente lenti ma che continuano a posizionarsi bene per via della loro autorevolezza, età e alto livello delle informazioni fornite. Ci sono siti velocissimi che non si posizionano per mancanza di autorevolezza e contenuti di qualità. Le variabili in gioco come sappiamo sono davvero tante e assegnare un legame diretto ad un solo fattore è quasi impossibile.
Ad ogni modo, che sia un fattore diretto o indiretto per il ranking, l’obiettivo principale dovrebbe sempre essere quello di offrire una navigazione rapida per i tuoi utenti.
Il tuo sito potrebbe avere un TTLB – tempo di download delle pagine segnalato in GSC di 1200ms ad esempio, che è un buon tempo per un hosting condiviso, ma come lo hai calcolato?
Avrai notato che diversi tool danno risultati differenti in base alla località del loro server ed in base alla banda allocata. Ci sono strumenti più o meno utili: hai mai visto un punteggio alto in PageSpeed per pagine di oltre 20 MB? A me capita di vederne…
Nel caso tu non lo avessi già fatto, ti consiglio di lanciare un check con http://www.webpagetest.org/ usando come banda 1.5mbit. Dato che in Italia la media è 2-4mbit non ha senso andare oltre. Quindi prima di eseguire un test cerca la velocità media delle connessioni nel tuo paese, e poi lancia il test con quelle impostazioni. Eseguire un test con 20 mbit è poco realistico a meno che tu non sia in Svezia.

Inoltre, controlla da tutti i server disponibili nella tua nazione e possibilmente anche da fuori, è possibile che il tempo di 1200ms segnato nel tool non sia rappresentativo.
Ci sono 2 fattori principali che rallentano i siti web, questi sono:
- Server Byte Speed. Il tempo necessario per il server per dire, Ciao ho ricevuto la tua richiesta! Ecco le informazioni. Sugli hosting condivisi in media il tempo si aggirerà sugli 800ms-1000 ms sul Server Byte, mentre su hosting VPS e dedicati i tempi sono più bassi.
- La quantità di richieste sulla pagina. Questo significa che se la pagina usa 20 immagini e 20 java-script allora genererà 40 richieste. Alla fine riducendo il numero ridurrà il tempo per il rendering.
Personalmente sono convinto che per ottimizzare il sito il modo migliore sia quello di procedere utilizzando una rete CDN Cookieless con tempi di scadenza ottimizzati per i file statici, come immagini e JavaScript. Nella maggior parte delle reti CDN efficienti i tempi di risposta saranno entro i 70ms e non soffrono richieste multiple. Usare una rete CDN anche con hosting condiviso è consigliabile non solo per questo motivo: molte persone non sanno che un CDN può costare solo 0,15€ per il trasferimento di 1GB, pagare a consumo è ottimo.
Avere un buon Server Byte time e un minor numero di richieste è tutto quello su cui dovresti concentrarti. Questi tool per i test di velocità mostrano un sacco di parametri, ma questi due sono i più importanti. I migliori tool sono quelli che ti permettono di emulare richieste multiple, da server differenti con velocità differenti.
Si dibatte molto su quanto possano impattare tempi maggiori sul ranking in Google, tuttavia non c’è modo per affermare con certezza la relazione tra velocità e ranking. Molti siti tra i più noti e famosi operano tra 1 e 2 secondi, ma cosa vuol dire? Ci sono siti che hanno tempi di 1 secondo con 100 utenti connessi che diventano 5 secondi con 20.000 utenti connessi. Ci sono poi siti che hanno tempi di 1 secondo anche con 50.000 utenti connessi contemporaneamente. I tempi di risposta sono relativi, vanno testati anche in basa al carico del web server.
Verifica le singole pagine con Google Search Console
Ci sono diversi strumenti che Google mette a disposizione per verificare la velocità delle nostre pagine e di conseguenza migliorarle: ci sono specifiche funzioni di Google Analytics e Verifica con Google Search Console. Lo sapevi che all’interno di Verifica con Google Search Console puoi verificare quanto tempo impiega Googlebot ad eseguire la scansione di una pagina specifica? Prova la funzione Fetch as Google (Visualizza come Google). Per eseguire il test invia una pagina e premi Fetch. Poi, quando si vede il link “Complete”, fai clic su di esso e rivelerà il tempo di download in millisecondi che sono serviti a Googlebot per scaricare la pagina.

Supponendo che il sito abbia un tempo di risposta di 1200ms e tu e i tuoi utenti siate soddisfatti, allora 1200ms è assolutamente un buon tempo per i miei standard e per gli standard di Google e molto probabilmente anche per tutti coloro che risponderanno a questa discussione.
Quali sono i tempi di risposta del tuo sito e che setup tecnico usi?
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