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Tra tutti i Servizi SEO, le richieste di assistenza per uscire da una penalizzazione inflitta da Google Panda o Penguin sono tra le più frequenti in questo periodo. Ma di che cosa si tratta? Cosa sono Google Panda e Penguin? Di che cosa si occupano questi due importanti algoritmi di ricerca?

Cos’è Google Panda?

Panda è un aggiornamento dell’algoritmo di Google che fu rilasciato a febbraio 2011 il cui obiettivo era identificare i siti internet con contenuti di bassa qualità. Questo algoritmo viene aggiornato periodicamente, il che vuol dire che ogni mese tornerà a controllare la situazione. Quindi se avete fatto delle attività per uscire da una penalizzazione, non saprete il risultato fino al prossimo passaggio di Panda.

Cosa si intende per contenuti di bassa qualità?

Google Panda cerca di individuare, per poi penalizzare in SERP, i contenuti che:

  • sono copiati da altri siti
  • non significativi, troppo corti
  • non forniscono valore aggiunto all’utente
  • sono scritti male, con errori ortografici
  • usano troppe ripetizioni nel testo con l’intento di fare keyword stuffing

Molti siti sono stati colpiti da Panda e non esiste una regola ferrea per identificare chi verrà penalizzato. Per questo motivo c’è molta confusione in rete. Ci sono stati siti penalizzati per contenuti duplicati, contenuti insufficienti, contenuti di affiliazione oppure contenuti totalmente copiati da altri siti web, oppure per avere troppe pagine vuote, ad esempio.

Con l’avvento di Panda i webmaster sono stati spinti a riconsiderare da cima a fondo i propri siti per prendere importanti decisioni per i futuri sviluppi.

In molti hanno stravolto i contenuti (vedi Aranzulla), oppure hanno spostato il sito su un altro dominio o sottodominio nella speranza di partire con “documenti nuovi”…Per poi chiedersi se fosse meglio usare un redirect 301 oppure un 404.

La confusione generale ha spinto Google a rilasciare le famose 23 domande che ogni webmaster dovrebbe porsi circa la qualità dei propri siti internet. Sebbene fosse utile come riflessione, Google non ha esplicitamente dichiarato cosa fa entrare un sito nel filtro di Panda.

Google: poniti queste 23 domande se Panda ha avuto un impatto sul tuo sito web

Nel 2011 Google pubblicò un articolo nel suo blog per aiutare gli utenti a valutare i propri siti web. Riporto nel dettaglio le 23 domande:

  1. Ti fideresti delle informazioni presentate in questo articolo?
  2. Questo articolo è stato scritto da un esperto o un appassionato che conosce bene l’argomento o è di natura più superficiale?
  3. Il sito ha articoli duplicati, sovrapposti o ridondanti su argomenti uguali o simili con varianti di parole chiave leggermente diverse?
  4. Ti sentiresti a tuo agio nel fornire i dati della tua carta di credito a questo sito?
  5. L’articolo contiene errori di ortografia, stilistici o fattuali?
  6. Gli argomenti sono guidati da interessi genuini dei lettori del sito o il sito genera contenuti cercando di indovinare cosa potrebbe posizionarsi bene nei motori di ricerca?
  7. L’articolo fornisce contenuti o informazioni originali, rapporti originali, ricerche originali o analisi originali?
  8. La pagina fornisce un valore sostanziale rispetto ad altre pagine nei risultati di ricerca?
  9. Quanto controllo di qualità viene effettuato sui contenuti?
  10. L’articolo descrive entrambi i lati di una storia?
  11. Il sito è un’autorità riconosciuta sul suo argomento?
  12. I contenuti sono prodotti in serie da o esternalizzati a un gran numero di creator o distribuiti su un’ampia rete di siti, in modo che le singole pagine o siti non ricevano la stessa attenzione o attenzione?
  13. L’articolo è stato modificato bene o sembra sciatto o prodotto frettolosamente?
  14. Per una query relativa alla salute, ti fideresti delle informazioni di questo sito?
  15. Riconosceresti questo sito come una fonte autorevole se menzionato per nome?
  16. Questo articolo fornisce una descrizione completa o esauriente dell’argomento?
  17. Questo articolo contiene analisi approfondite o informazioni interessanti che sono al di là dell’ovvio?
  18. È questo il tipo di pagina che vorresti aggiungere ai segnalibri, condividere con un amico o consigliare?
  19. L’articolo contiene una quantità eccessiva di annunci che distraggono o interferiscono con il contenuto principale?
  20. Ti aspetteresti di vedere questo articolo in una rivista stampata, un’enciclopedia o un libro?
  21. Gli articoli sono brevi, privi di sostanza o comunque privi di dettagli utili?
  22. Le pagine sono prodotte con grande cura e attenzione ai dettagli rispetto a meno attenzione ai dettagli?
  23. Gli utenti si lamenterebbero quando vedono le pagine di questo sito?

Strumenti per individuare eventuali penalizzazioni

Panguintool.com è un servizio gratuito che si connette al profilo Google Analytics e mostra in un grafico le visite organiche con in sovra-impressione le date degli aggiornamenti di Google, Panda e Penguin in particolare. Tramite questo strumento diventa più veloce individuare la causa di eventuali penalizzazioni.
Per individuare eventuali penalizzazioni si dovrà analizzare l’andamento delle visite organiche nei periodi successivi agli aggiornamenti.

Panguintool.com
Panguintool.com

Cluster.army – Outdated Content Tool è un tool gratuito che usa le API di Google Search Console per evidenziare le pagine che perdono traffico organico confrontando due archi temporali. Le pagine indicate andrebbero riviste, aggiornate ed ottimizzate in modo da farle tornare a crescere, posizionarsi e ricevere traffico..

Come trovare le pagine che stanno perdendo traffico
cluster.army/outdated-content-tool/

Inforgrafica

Google Panda

Cos’è Google Penguin?

Durante Marzo 2012, Google ha annunciato un aggiornamento del suo algoritmo che avrebbe colpito i siti “troppo ottimizzati dal punto di vista SEO”.  Non è dato a sapere esattamente cosa viene colpito da questo aggiornamento.  Sappiamo soltanto che l’obiettivo è combatte il webspam. Quando l’aggiornamento fu rilasciato in molti lo definirono “Webspam Algorithm Update”, fu poi nominato ufficialmente  “Penguin” da Google.

Dopo alcuni test fu chiaro che l’aggiornamento andava a controllare gli inbound link al fine di identificare chi avesse fatto uso improprio di attività di link building.

A detta di Google ciò serviva a livellare il campo da gioco, ovvero non voleva (giustamente) premiare chi stava in alto nelle SERP per i migliaia di link acquistati oppure provenienti da network di siti proprietari, e soprattutto per permettere a siti “nuovi” con contenuti di qualità di giocare ad armi pari.

Sebbene ci siano molte forme di webspam, i link innaturali in ingresso sono stati pesantemente penalizzati con Penguin 1.0. Ora ci aspettiamo future versioni di Penguin che andranno a identificare diverse forme di webspam, quindi si pensa che gli inbound links siano soltanto l’inizio. Come Panda, Penguin verrà aggiornato periodicamente. Per questo motivo non vedrete cambiamenti di “rollout” finché il pinguino non sarà di ritorno sul vostro sito.

Come potete capire i due aggiornamenti sono molto diversi tra loro. Un webmaster non dovrebbe concentrarsi a correggere problemi di inbound link se è stato colpito da Panda e viceversa non ha senso dedicare tempo a rivedere i contenuti se la penalizzazione deriva da Penguin. Cosa fare se invece si è colpiti da entrambi? Vediamo insieme alcune raccomandazioni.

Le migliori raccomandazioni per siti web colpiti da Panda e Penguin

1. Inizia da Penguin, è più semplice identificare le cause che hanno portato le penalizzazioni

Come dicevo,  Penguin 1.0 è focalizzato sugli inbound links. Se sei stato colpito da Penguin 1.0, ci sono possibilità che tu abbia link in entrata di bassa qualità e probabilmente molti link innaturali. Io inizierei ad analizzare tutti i link in ingresso e li organizzerei per qualità.  A questo punto  potete andare ad eliminare tutti quei link “strani”, ovvero: provenienti da altri paesi, in lingue diverse, con basso PageRank o addirittura da siti/directory “spammer”.

2. Ora tocca a Panda

Il problema nel combattere Panda è che ci sono molti parametri che entrano in gioco, non si parla più di soli link come Penguin. Vi servirà un SEO professionista per identificare i problemi e risolverli nel più breve tempo possibile. Per prima cosa sarà utile stilare una lista delle possibili cause della penalizzazione. Esiste contenuto duplicato nel sito? Il contenuto è originale ma di bassa qualità? Siete affiliati e utilizzate gli stessi content di altri siti? Copi spudoratamente gli articoli da altri siti? Soltanto dopo aver chiaramente identificato le cause più probabili si potrà procedere a “guarire” il sito, proprio come fa un medico con i suoi pazienti: la diagnosi è la prima cosa da fare.

3. Agisci, attendi, aggiusta

Come dicevo, entrambi gli aggiornamenti agiscono periodicamente. Questo significa che dovrai attendere il prossimo “passaggio” sul tuo sito per verificare i risultati delle attività svolte. Questo vuole dire anche che è necessario agire in fretta per guadagnare tempo. Se i cari Penguin e Panda ripasseranno a trovarti ogni mese, avrai bisogno un piano d’azione ben calibrato, mappare i cambiamenti ed eseguire le modifiche prima del prossimo passaggio. Se non farai così potrai perdere delle finestre temporali importanti per riguadagnare velocemente il traffico perduto. Un mese di tempo per un sito di conversioni che vive del traffico da Google è importantissimo, equivale all’8,3% del business annuale.

Al successivo passaggio di Panda e Penguin potrai determinare cosa ha funzionato e cosa no. Il ciclo continua fino al raggiungimento del traffico precedente alla penalizzazione.

4. Le analisi degli accessi sono fondamentali e devono essere chiare e ordinate

Come puoi immaginare, per poter identificare ed analizzare nel dettaglio la situazione, hai bisogno i dati di Web Analytics chiari ed in ordine. Questo include Google Analytics, Omniture, WebTrends, etc.  In aggiunta, dovresti avere (sempre e comunque) Google Search Console e Bing Webmaster Tools correttamente impostati.  Se usi Google Analytics, puoi creare i segmenti avanzati per diverse categorie di parole chiave. I segmenti avanzati aiutano ad identificare i trend più chiaramente. In aggiunta ricordati di tenere traccia dei cambiamenti apportati al sito nelle note giornaliere di Analytics. Puoi anche impostare report automatici.

In Google Search Console dovrai tenere sott’occhio diversi parametri, compreso il report delle query di ricerca (che mostrano il numero di impression, click, posizione media, eccetera). Puoi anche controllare i cambiamenti in percentuale delle metriche più importanti. È molto importante ESPORTARE i dati poiché Google Search Console utilizza e mostra soltanto gli ultimi 90 giorni.

5. Sommario, uscire da una penalizzazione di Panda e Penguin

Essere colpiti da una penalizzazione di Google è sicuramente una scocciatura, ma essere colpiti da Penguin e Panda è ancora peggio. Segui questi consigli e fatti affiancare da un professionista. Good luck!

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Autore

Commenti |3

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  1. Paolo Orsenighi 1 commento

    Grazie, spiegazione chiara e semplice!

  2. SarettaM 1 commento

    Grazie ma come faccio a far rimuovere i back link di bassa qualità? alcuni sono in vecchie directory :(

  3. Giovanni 1 commento

    E’ sempre buona norma salvare tutte le password! Prova a scrivere agli amministratori se esistono ancora! In ogni caso, come avrai letto, non è qualche link a rovinarti la vita, scrivi cose utili, originali ed interessanti e Google ti premierà

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