Come funziona Google AdWords ed il PPC
AdWords è la piattaforma pubblicitaria di Google che permette di promuovere siti web direttamente nella pagina dei risultati di ricerca e non solo, anche su YouTube e nei siti che utilizzano la rete display Adsense.
Attraverso la piattaforma di advertising Google AdWords si possono creare campagne pay per click:
- si individuano gli utenti che effettuano ricerche specifiche per i prodotti o servizi che vendiamo
- a queste persone si mostrano annunci dedicati e mirati che li convincere ad entrare nel nostro sito
- si propone una landing page che includa l’offerta proposta nell’annuncio pubblicitario
Google AdWords rende possibile gestire promozioni mirate in grado di comunicare soltanto con utenti che stanno dimostrando interesse verso ciò che noi proponiamo e con budget totalmente customizzati. Il budget infatti non ha vincoli, si possono spendere solo 5€ al giorno come milioni di euro di pubblicità su Google, non esistono obblighi di alcun genere. Il bello di AdWords è che può essere adatto al piccolo negozio sotto casa fino alla grande multinazionale.
Anche Bing (Microsoft) e Yahoo hanno la loro piattaforma di pubblicità PPC, fino ad oggi tuttavia in Europa e USA il loro market share è stato insignificante. Quando si parla di pubblicità online si parla di Google AdWords perchè raggiunge oltre il 90% delle ricerche effettuate dagli utenti online.

Google AdWords utilizza la forma del Pay Per Click (PPC) per l’acquisto delle parole chiave, vediamo come funziona questa modalità di pubblicità online.
Come funziona il PPC
Il termine PPC è un l’acronimo per “Pay Per Click” che in Italiano significa “paga per un click” e si riferisce alla modalità di pagamento della pubblicità digitale.
Chi vuole presidiare le pagine dei risultati di ricerca con i propri annunci può acquistare parole chiave rilevanti il proprio business e pagare per ogni click ricevuto. Vendi ricambi per stampanti? Cosa c’è di meglio che apparire in Google quando un utente cerca “ricambi per stampanti”?
Riassumo il processo di funzionamento di Google AdWords:
- gli advertiser acquistano alcune parole chiave
- quando un utente cerca una parola chiave, Google cerca tutti gli advertiser che l’anno acquistata
- Google ordina gli annunci a pagamento in base a diversi fattori: il CPC – quanto l’advertiser è disposto a spendere per un click, la qualità degli annunci, la qualità delle landing page ed infine la correlazione che esiste tra parola chiave, annuncio e landing page
- una volta che l’ordinamento è stato definito, Google mostra la pagina dei risultati con elementi gratuiti (risultati organici) ed elementi a pagamento (annunci AdWords)
- quando un utente clicca un annuncio a pagamento Google scala il CPC dal credito dell’advertiser
Asta in tempo reale
Il costo del singolo click è stabilito in tempo reale da un sistema ad asta nel quale tutti i partecipanti influiscono sull’aumento o la riduzione del singolo costo per click (CPC) in base alla posizione che vogliono ottenere nella pagina dei risultati.
CPC = Costo totale / click ottenuti
La posizione più costosa è ovviamente la prima in alto perché ottiene maggiore visibilità, le altre hanno un costo a scalare. Il CPC diminuisce con l’abbassarsi della posizione a parità di altri fattori (quality score, rilevanza di annuncio e landing page, …).
Per fortuna non tutti ambiscono alla prima posizione, in alcuni casi infatti è più efficace (a livello di ROI) posizionarsi in aree meno care come la sidebar a destra o sotto i risultati organici.

Chi offre il CPC più alto sarà in prima posizione*.
*Il discorso è un pochino più complesso, bisognerebbe parlare di Quality Score, coerenza di parole chiave, qualità degli annunci e delle landing page… Ma non è l’intento di questo articolo andare nel dettaglio di come AdWords assegna un costo alle parole chiave.
Ogni parola chiave ha un costo specifico variabile
Il CPC di una parole chiave dipende dal livello di concorrenza ovvero dipende da quante persone in questo momento stanno acquistando quella specifica parola e da quanto sono disposti a spendere per ogni click.
Acquistare parole chiave molto comuni e competitive comporta un costo più alto rispetto a parole di nicchia e meno ambite, semplicemente perché le parole generiche hanno spesso maggiore concorrenza. Mettiamo a confronto due parole sempre relative al mercato dei viaggi in barca a vela: “viaggi in barca” e “vacanze in barca a vela”. La seconda parola chiave è più specifica e di nicchia quindi potrebbe costare meno perché ci saranno meno persone interessate ad acquistarla e ci saranno più spazi disponibili in prima pagina.
I posti disponibili nella pagina dei risultati di Google per gli annunci a pagamento sono limitati (10 circa), quindi se una parola la compro solo io il prezzo lo deciderò io. Diversamente se siamo in 2.000 a puntare su quella parola soltanto i 10 che offrono di più (a parità degli altri elementi) andranno in prima pagina, gli altri finiranno in seconda pagina oppure copriranno una percentuale inferiore delle ricerche totali.
Ogni giorno studio mercati e nicchie di tutti i tipi e mi sono reso conto che la diffusione di AdWords aumenta mese dopo mese costantemente. E’ raro trovare risultati di ricerca per prodotti o servizi che non mostrino annunci a pagamento. Chi entra ora per la prima volta in AdWords potrebbe trovare un ambiente già altamente competitivo, come in tutte le cose chi si muove per primo trae molti vantaggi rispetto ai followers.
…e le truffe?
In passato uno dei problemi che affliggeva Google AdWords erano i click fraudolenti, ovvero click ripetuti eseguiti da persone poco corrette interessate a consumare il budget pubblicitario giornaliero di un competitor. Oggi per fortuna questo problema è solo un ricordo, da diverso tempo infatti Google traccia l’IP e il cookie dell’utente che clicca un annuncio e non coteggia click ripetuti. L’uso del PC o smartphone per generare click fraudolenti è, tra l’altro, un reato in Italia.
Affidati a dei professionisti di AdWords
Google ha reso AdWords uno strumento molto scalabile, ovvero utilizzabile sia dal principiante che dal professionista. Averlo creato un tool che appare semplice ha permesso a Google di incrementare notevolmente i suoi introiti perché moltissimi utenti inesperti hanno provato una campagna self-made, molto spesso affidandosi alla sorte.
Considerate che la maggior parte delle opzioni di setup pre-impostate in AdWords (quelle che difficilmente l’utente inesperto modifica) sono orientate a massimizzare i guadagni di Google, non certo il nostro investimento.
Ho sentito imprenditori e manager lamentarsi di AdWords come canale poco efficace, il loro errore è stato non affidarsi a dei professionisti che avrebbero ottimizzato lo strumento orientandolo ai LORO risultati.
EVE Milano è partner certificato AdWords, siamo consulenti PPC con centinaia di ore di esperienza nell’ottimizzazione di campagne pubblicitarie online, nazionali ed internazionali. Contattami ora per una consulenza, riceverai un preventivo rapido e specifico per la tua attività!
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