Il mese scorso ho sfruttato la calma tipica delle feste per approfondire le mie competenze su Google Tag Manager. Finalmente mi sono deciso a migrare verso questo strumento, abbandonando il codice di tracciamento di Google Analytics inserito direttamente nell’HTML.
La comodità di Google Tag Manager (GTM) è che si possono modificare e aggiungere nuovi script in pagina senza di fatto mettere mano al sito, le operazioni basilari possono essere implementate da tutti senza dover ricorrere ad un consulente Google Tag Manager. GTM permette di gestire tutti gli script da una sola piattaforma, semplificando l’operatività anche nelle tipiche manutenzioni.
Prima della migrazione a GTM avevo inserito nel sito diversi tracciamenti: Google Analytics con relativi eventi, i codici di conversione di AdWords e Facebook ADS, il Remarketing AdWords e Facebook. Migrando a GTM ho quindi dovuto spostare anche queste caratteristiche non certo secondarie, vediamo come ho fatto.
PS: ti consiglio di eseguire la prima prova su un profilo di test di Google Analytics. Questo per evitare che, in caso di errori, si possano rovinare i dati del profilo principale.

Non sai proprio cosa sia GTM? Guardati questo video!
Inseriamo Google Tag Manager nel sito
Per prima cosa dobbiamo creare un account in Google Tag Manager. Accedimo al sito di GTM, navighiamo nella tab “Accounts” e facciamo click sul link “Create Account” come mostrato in figura.

Nel secondo passaggio inseriamo le impostazioni del contenitore.

Ora accettiamo i termini di servizio e potremo reperire il codice da inserire nel sito. Questo codice sarà l’unico che andremo ad aggiungere nel sito.

Inseriamo lo script di Google Tag Manager in tutte le pagine del sito, si consiglia di posizionarlo subito dopo l’apertura del tag body.

GTM funziona principalmente con due elementi: Tag e Trigger. Il tag è un contenitore mentre il Trigger è la regola che definisce quando attivare il contenitore. Questo vuol dire che per (quasi) ogni cosa che vorremo fare con GTM dovremo creare due elementi e collegarli tra loro. Vedremo che è molto più semplice a farsi che a dirsi…
Migrare Google Analytics
Creiamo il tag di Google Analytics selezionandolo tra quelli proposti.

Selezioniamo il tag di Universal Analytics.

Inseriamo i dati dell’account, selezioniamo come Track Type “Page View” e attiviamo anche le opzioni avanzate per aumentare il sample rate per il calcolo della velocità di caricamento delle pagine ed attiviamo anche l’attribuzione dei link avanzata.
- Nella sezione “Field to Set” inseriamo il Field Name “siteSpeedSampleRate” e come Value “100”
- Selezioniamo “True” in Enable Enhanced Link Attribution

Attiviamo il tag su tutte le pagine per il corretto funzionamento di Google Analytics.

Migrare gli eventi di Google Analytics
Evento: Download di file
Con Google Tag Manager è molto semplice tracciare i download di alcune tipologie di file, non è infatti più necessario taggare a mano i singoli link nel sito web. Per tracciare i download sarà sufficiente creare un trigger col i filtri giusti e ogni file corrispondente alle regole inserite attiverà l’evento. Comodo vero?
Per sapere come tracciare i download con Google Universal Analytics e Classic Analytics leggi questa guida.
Trigger
Scegli l’evento “Click”.

Configura il trigger inserendo come Target “Just Links” con il mark su Wait for tags. Completa l’operazione impostando come Max wait time “2000” e inserendo il mark su Check validation.

Abilita il trigger su tutte le pagine in modo che vengano monitorati i click su tutto il sito.

Attiva il trigger su tutti i file che risiedono sul nostro dominio e che hanno le estensioni che vogliamo tracciare. Nel mio esempio ho filtrato le seguenti tipologie di file: \.(pdf|txt|xls|xlm|xlsm|xlsx|)$

Tag
Creiamo il tag per tracciare i download. Scegliamo come prodotto “Analytics”, come tag type “Universal Analytics” e inseriamo il codice UA del nostro account. Per configurare le caratteristiche dell’evento da tracciare in Analytics inseriamo in Track type “Event”, Category la possiamo chiamare “Download”, Action {{Page URL}} e Label {{Click URL}}.
Per abilitare la variabile Click URL devi selezionarla tra “Enabled Built-In Variables” come mostrato in figura.

Gli ultimi due comandi faranno in modo di tracciare per ogni download la pagina in cui il link è stato cliccato (Action) e l’URL del file scaricato (Click URL).


Grazie a Matteo Zambon.
Evento: Click su link Interni
Reputo molto importante monitorare i click sui link interni del sito. Da questo tipo di analisi possiamo capire quali pagine del sito web contengono link utili apprezzati dagli utenti, oppure capire quali pagine attraggono maggiormente l’attenzione del nostro pubblico, e molto altro ancora.
Trigger
Scegli l’evento “Click” e configura il trigger come mostrato in figura.

Abilita il trigger su tutte le pagine con il comando Regex .*

Attiviamo il trigger su tutte le pagine interne al dominio, escludendo le estensioni dei file già filtrate con l’evento Download.

Tag
Creiamo il tag per tracciare i click sui link interni. Impostiamo come al solito Google Analytics e Universal Analytics. Inseriamo l’UA, track type “Event”, poi assegnamo category, action e label dell’evento come mostrato nei casi precedenti. Ricordiamoci di attivare l’opzione per non modificare il bounce rate.

Attiviamo il tag con il giusto trigger

Evento: Click su link in uscita
Tracciare i link esterni/in uscita è utile per capire da quale pagina gli utenti lasciano più spesso il nostro sito e quali sono le risorse esterne più cliccate.
Trigger
Creiamo un nuovo trigger. Scegliamo l’evento “Click” e configuriamo il trigger come mostrato nelle immagini.

Abilitiamo il trigger su tutte le pagine per monitorare i click sui link di ogni pagina del nostro sito.

Attiviamo il trigger su tutti i click che non contengono il nostro dominio. Al contrario di quanto impostato per tracciare i link interni, se vogliamo tracciare i link esterni dobbiamo escludere tutti gli URL interni al nostro sito.

Tag
Creiamo il tag per tracciare i click sui link esterni. Impostiamo come prodotto”Google Analytics” e come tag type “Universal Analytics”.
Inseriamo i dati del nostro account ed impostiamo il tag come abbiamo già fatto per i link interni.

Attiviamo il tag sui “Click” e selezioniamo il trigger creato in precedenza.

Migrare il tag di conversione Google Ads e Facebook
Con Google Tag Manager possiamo gestire i tag di conversione fornite da Google AdWords e Facebook senza dover mettere mano al sito.
Google Ads
Trigger
Creiamo il Trigger “Page View” e attiviamolo solo sulla nostra “thank you page”

Chiameremo questo trigger “Grazie per averci contattato”.
Tag
Creiamo il tag che contenga il nostro tracciamento delle conversioni di Google AdWords. Inseriamo almeno il nostro “Conversion ID” e “Conversion Label”.

Attiviamo il tag con il giusto trigger: Grazie per averci contattato.

Trigger
Useremo lo stesso trigger generato per AdWords: “Grazie per averci contattato”.
Tag
Creiamo la Custom HTML tag e inseriamo il nostro codice di tracciamento delle conversioni di Facebook. Inseriamo nella Custom Tag il codice HTML fornito da Facebook. Attiviamo il tag con il trigger “Grazie per averci contattato”.

Migrare il tag di remarketing Google Ads e Facebook Ads
Per attivare il tracciamento remarketing di AdWords e Facebook con Google Tag manager non serve creare alcun trigger, basterà attivare due tag sulle pagine che vogliamo inserire nell’elenco remarketing – in questo caso tutte le pagine del sito. Inseriamo il nostro “Conversion ID” e “Conversion Label”.
Google Ads

Creiamo una Custom HTML tag, inseriamo il codice HTML di remarketing fornito da Facebook e attiviamo il tag sulle pagine desiderate – in questo caso tutte le pagine del sito.

Leggere gli eventi in Analytics
Gli eventi che abbiamo creato li possiamo trovare in Google Analytics sotto Comportamento > Principali Eventi.

Google Tag Manager mi ha risparmiato molto tempo nelle attività di gestione del sito e non credo tornerò indietro. Avere una piattaforma centralizzata per gestire tutti i tracciamenti è oggettivamente utile.
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Commenti |22
Lascia un commentoQuesto articolo capita “a fagiolo” perchè mi sto avvicinando anch’io in questi giorni a Tag Manager.
Come al solito una tua semplice pagina vale più di 10 pagine di manuale ufficiale, complimenti e grazie.
Ne approfitto per chiederti una “puntata 2” dedicata all’uso di Tag Manager per tracciare i dati di Google Analytics Enhanced Ecommerce, sarebbe utilissimo.
Grazie e buon lavoro.
Grazie Filippo, mi studio la cosa e vedo se posso aggiornare l’articolo con le info che ti servono :)
Un articolo così ben dettagliato non ne ho trovati grazie delle spiegazioni, proverò ad utilizzarlo anch’io e ti saprò dire.
Grazie per il commento, mi farebbe davvero piacere se tornassi a lasciare un feedback dopo che hai migrato :D
Ciao Giovanni,
davvero complimenti mai letto un’articolo da tempo usiamo il tag manager e sto migrando un pò alla volta tutti vari tag che in e-commerce spesso sono davvero tanti, una cosa che non sono riucito bene a comprendere nel caso delle conversione di adwords e facebook e come valorizzare correttamente il valore dell’ordine.
tu come ci riesci ?
Ciao Luca, grazie per il commento.
Ti linko due risorse di Google: 1 – 2 e due guide non ufficiali: 1 – 2.
I maggiori CMS hanno già plugin per implementare il tracciamento eCommerce di Analytics con GTM, come ad esempio quella per Magento.
Dipende se il tuo sito è custom oppure usa un CMS diffuso.
Ciao Giovanni, non trovo “Click Url” nella tendina delle condizioni “Fire On” (ultimo step per impostare il trigger “Download di FIle”.
E’ per caso una variabile che hai impostato tu precedentemente in GTM? Se sì, puoi dirmi che valori hai inserito?
Grazie
Filippo
come non detto, basta abilitarlo nelle built-in variables :)
Ciao Filippo, mi hai battuto sul tempo. Ho usato la tua domanda per aggiungere uno screenshot nella guida :) Grazie del supporto!
Grazie per questa utilissima guida, esaustiva, facile da comprendere ed estremamente dettagliata, proprio ciò che cercavo per comprendere l’argomento.
A presto!
Ciao Ilario, grazie per aver lasciato il commento :)
Salve,
credo di aver eseguito la sua guida correttamente sia per migrare tutto analytics che per i singoli link interni e in uscita.
L’unico dubbio o problema è che andando in google analytics — comportamento — eventi — principali non vedo nessun evento. E’ solo un problema di tempistica? Sono trascorsi circa 30 minuti da quando ho creato il tutto. Inoltre utilizzo “google tag assistant” su chrome che mi segnala il corretto funzionamento dei tag.
Un altro problema che ho notato tramite il “tag assistant” per chrome, è che i link in uscita che si aprono in una NUOVA finestra non vengono conteggiati. Praticamente i miei link in uscita sono tutti in una nuova finestra. Si può risolvere questo problema o devo cambiare tutti i link del mio sito?
p.s. Per l’installazione di google tag manager ho usato il plugin di wordpress di DuracellTomi.
Grazie, saluti.
Buongiorno Giovanni, grazie per il commento. Google Tag manager permette di mappare gli eventi direttamente dalla piattaforma GTM senza inserire tag all’interno dei link, fisicamente nel codice HTML. In merito alla sua prima domanda le consiglio di attendere qualche ora dall’implementazione per vedere i tracciamenti in Google Analytics.
I link in uscita tracciati non dovrebbero differenziare tra target=”_blank” o meno, mi sembra strano il problema che segnala. Nella guida scritta il tracciamento funziona per tutti i link in uscita a prescindere dalla finestra in cui si aprono.
Per inserire lo script di GTM le consiglio di NON usare plugin. I plugin appesantiscono ulteriormente WordPress, rallentando il caricamento delle pagine che si sa, in WordPress non è che sia ottimale. Le basta inserire lo script nel tema del suo sito, ad esempio nel file head.php.
Salve,
la ringrazio per la celere risposta. Davvero molto gentile.
Effettivamente oggi nella sezione “eventi” sono comparse le voci per i link interni e quelli in uscita. Era solo un problema di tempistica. Anche per i link che si aprono “in una nuova scheda” non c’è nessun problema, funziona tutto perfettamente.
Per quanto riguarda lo script di GTM si ho usato il plugin però giustamente proverò ad inserire il codice nel header.php del tema child.
Grazie
Buonasera,
Una domanda: questo procedimento mantiene anche lo storico dei dati di Analytics? Attualmente ho un sito in wordpress e traccio il tutto grazie ad un plugin.
Grazie per la disponibilità
Ludovioc
Assolutamente si, cambia solo il modo in cui viene inserito lo script di tracciamento.
Articolo utilissimo Giovanni, grazie. Ho però un dubbio. I link interni come quelli in uscita dovremmo NON (false) considerarli hit da non interazione, in quanto azioni significative di cui vogliamo che il bounce rate tenga conto. Se l’utente compie l’azione (clic su link in questo caso) non vogliamo che la sessione sia considerata un rimbalzo quindi impostiamo su False. Correggimi se sbaglio
Esatto Max, grazie per la domanda. In genere setto tutti gli eventi come non interazione.
Buongiorno,
avrei una domanda: ho un sito in WordPress e ho attivato il tracciamento riportando il tag Analytics nell’head delle pagine del mio sito.
Dopo aver riportato nel codice del sito gli script GTM, cosa succede allo storico dei dati di Analytics? Posso cancellare il tag Analytics dall’head delle pagine dopo che ho attivato GTM e i relativi tag correttamente?
Grazie
Beatrice
Ciao Beatrice, grazie per la domanda.
Google Tag manager – GTM non è un sostituto di Google Analytics – GA, ma un metodo per inserire script di terze parti, quindi anche lo script di GA.
Inserire lo script di GA direttamente nel template oppure tramite GTM non impatta sullo storico dei dati registrati da GA, restano tali e quali e avrai continuità nei dati.
Chiaramente, se inserisci lo script di GA con GTM poi devi togliere lo script di GA che avevi inserito direttamente del template, altrimenti ti ritrovi con un doppio script in pagina.
Spero di averti chiarito le idee, a presto!
Buonasera Giovanni,
ho trovato di recente questo articolo, complimenti per tutte le informazioni fornite, davvero molto utili e interessanti!
Se nel codice html di un sito, sono stati già stati inseriti manualmente il codice html Analytics e pixel di monitoraggio Facebook, questi devono essere rimossi prima di inserire il codice di GTM?
Possono essere lasciati e inserire anche il codice GTM nel codice html del sito?
Grazie
Antonella
Ciao Antonella, grazie per la domanda.
Quando si passa a soluzioni come GTM, tutti gli script vengono poi gestiti tramite questo contenitore virtuale, è la finalità di un tag manager.
Il template delle pagine del sito web andrebbero quindi “ripuliti” da tutti gli script che vuoi migrare in GTM.
A presto!