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Dal 2015 ad oggi il cloud hosting è diventato sempre più popolare tra gli sviluppatori, praticamente è il nuovo standard. Molti siti hanno iniziato a migrare sulla nuvola, anche solo per ospitare i propri file multimediali per un accesso indipendente, facile e veloce. Il cloud hosting non solo ti libera dall’hosting locale, ma migliora anche la velocità del sito poiché i file vengono caricati in parallelo da un provider di terze parti con capacità elevate.

Quando scegli di ospitare i tuoi file su una CDN – Content Delivery Network, dovresti considerare le implicazioni per la SEO. Ho seguito molte migrazioni verso CDN ed in questa guida vorrei riassumere i punti più importanti da considerare quando si vogliono indicizzare immagini ospitate su una CDN.

Cos’è una CDN?

Le reti di distribuzione dei contenuti (CDN), o più semplicemente servizi cloud, sono la spina dorsale del web in quanto alla consegna dei contenuti. Praticamente ogni servizio noto che usiamo tutti i giorni, come social, email, servizi bancari, giornali online e molto altro, affidano la consegna dei loro contenuti a CDN.

Content Delivery Network
Content Delivery Network

Ci sono molti fornitori di servizi e ciascuno con i propri pregi e difetti, ma non è questo il focus della guida. Attualmente, i servizi di cloud hosting più popolari sono:

Ma come posso far indicizzare da Google le mie immagini quando ospitate su CDN? Vediamo tre semplici azioni che permettono a Googlebot di indicizzare correttamente le immagini ospitate su CDN.

Crea un record CNAME verso la CDN

TLTR: Mappa con un CNAME un sottodominio del tuo dominio principale, ad esempio cdn.tuosito.it verso l’URL della CDN. I Record CNAME servono a collegare un DNS a un altro, creando uno o più alias.

In teoria potresti avere due opzioni per gestire gli URL della CDN: Zone URL e Zone Alias.

Per impostazione predefinita, quando configuri una zona con un provider CDN, le tue risorse punteranno al loro URL di zona predefinito come esempio-7.kxcdn.com. Invece, impostando un alias di zona, ti consentirebbe di indirizzare le tue risorse a un sottodominio sul tuo dominio, come appunto cdn.tuosito.com.

Puoi indicizzare correttamente le tue immagini usando entrambi i metodi, ma uno Zone Alias ​​ha alcuni vantaggi.

  • Hai il pieno controllo sugli URL delle immagini, infatti potrai cambiare provider CDN più facilmente mantenendo gli stessi URL.
  • Il nome di dominio conterrà parole chiave pertinenti al tuo sito. Questo può migliorare il marchio, poiché le persone vedranno gli URL delle tue immagini.
  • Fornire le tue immagini da una CDN ad un utente o a Google sarà sempre più veloce che servirle dal tuo server di origine, grazie al fatto che le CDN sono distribuite in tutto il mondo.

La configurazione di Zone Alias ​​richiede sempre l’aggiunta di un record CNAME nel tuo DNS. La Zona Alias ​​concede l’accesso alla tua Zona attivando il dominio specificato. Il CNAME abilita la risoluzione del nome di dominio nella tua zona ed è responsabile del puntamento del tuo alias della zona (es. cdn.tuosito.com) all’URL della zona (es. esempio-7.kxcdn.com).

Conferma la proprietà del sottodominio CDN

In teoria per Google basta che verifichi l’URL della tua CDN, ma se vuoi fare una cosa fatta bene ed elegante ti consiglio di mappare un sottodominio del tuo sito verso la CDN, come abbiamo appena visto nel punto precedente.

Dopo aver creato il nuovo CNAME non resta che verificare in Google Search Console il sottodominio appena creato. Ora Google saprà che la CDN appartiene a te.

Fai puntare la sitemap.xml immagini agli URL della CDN

Modifica la sitemap.xml delle immagini in modo che contenga gli URL immagini del sotto dominio. A seconda del CMS che utilizzi ci sono molti modi per procedere. Per WordPress ci sono plugin specifici come CDN Enabler. Oppure, se come a me ti piace sporcarti le mani, potrebbe tornarti utile questo script che riscrive gli URL delle immagini.

function img_cdn_filter( $uri ) {
    return str_replace( 'http://www.example.com', 'http://cdn.example.com', $uri );

}
add_filter( 'xml_sitemap_img_src', 'img_cdn_filter' );

Questo piccolo script crea una funzione che riscrive gli URL delle immagini, quindi andrà a modificare tutti i link alle immagini del sito facendole puntare al sotto dominio. Se vuoi usare questo script devi modificarlo in riga 2 secondo i tuoi domini.

Accedi al file robots.txt del tuo sito web (non della CDN ma del tuo sito) e inserisci un riferimento alla posizione della sitemap.xml che contiene le immagini. Es:

Sitemap: https://www.miosito.com/sitemap-immagini.xml

Inoltre, verifica che sulla CDN il file robots.txt non blocchi Google con qualche Disallow selvaggio.

Una volta completata la verifica, invia la Sitemap XML specifica delle immagini a Google Search Console.

Controlla l’indicizzazione

Dopo aver completato i passaggi precedenti, attendi almeno una buona settimana per permettere a Google di iniziare l’indicizzazione le immagini del tuo sito web.

Puoi scoprire se le tue immagini vengono indicizzate o meno da Google studiando il log del web server, oppure effettuando una ricerca tramite Google Image Search. Quello che devi fare è andare su images.google.com e quindi cercare utilizzando l’operatore di ricerca site:tuosito.it

Ottimizza le immagini!

Ora che hai fatto il lavoro sporco, non resta che ottimizzare le immagini per la SEO per rendere veloci da caricare e massimizzare la loro rilevanza in pagina.

Domande?

Ho le immagini sia sul server che sulla CDN. Come faccio ad evitare duplicazioni?

Un’intestazione HTTP aggiuntiva aggiunta alla tua zona consente al crawler di Google di sapere che il contenuto della CDN è una copia. Dopo aver aggiunto rel=”canonical” all’intestazione HTTP, le tue immagini verranno indicizzate normalmente poiché il crawler saprà che sono solo una copia e non un contenuto duplicato.

Se hai domande o stai trovando difficoltà nel seguire queste istruzioni, vai alla sezione commenti per questo post e fammi la tua domanda. Sarò felice di aiutarti.

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