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Come ti raccontavo in questo articolo, il SEO professionista può avere tante specializzazioni e la strada per arrivare a fregiarsi di questo titolo è molto lunga. La SEO è così varia che essere i migliori in tutte le materie coinvolte è impossibile, per questo esistono così tanti SEO con sfumature uniche, punti di forza e debolezza differenti.

Il SEO manager è una delle tante figure e oggi vorrei parlarti di questa specifica mansione. Prima di iniziare è corretto suddividere due casistiche che per semplicità chiamerò siti web piccoli e siti web grandi.

Siti web piccoli – business offline

I siti web piccoli sono portali di liberi professionisti, piccole aziende e attività prettamente basate sull’offline. Siti web che vengono gestiti e mantenuti direttamente dal proprietario o in certi casi da un webmaster. Un SEO che lavora ad un sito di questa categoria non si può definire manager in quanto operativamente farebbe tutto lui, oppure nel migliore dei casi potrebbe organizzare una o due persone al massimo, il webmaster ed un copy.

Siti web grossi – business online

I siti web grossi sono portali di aziende, molte delle quali con business online. Quando un business è al 100% online tutti gli investimenti confluiscono in asset del sito web: sviluppo e visibilità, di conseguenza le persone coinvolte con il sito web, lavorativamente parlando, sono molteplici.
Questi siti web vengono curati, mantenuti e gestiti da diverse figure professionali: ci sono i grafici, gli ingegneri IT, i webmaster, i copy e così via. Un SEO che segue siti web grandi è spesso un SEO manager in quanto deve organizzare, gestire e supportare un team di professionisti a cui serve una regia.

Chi è il SEO manager?

Un SEO manager è un esperto di web marketing e motori di ricerca che, a differenza del classico SEO, non lavora su siti piccoli ma segue siti di una certa importanza, siti web gestiti da team di professionisti. Attenzione, non ho detto che un SEO manager non si debba sporcare le mani con attività operative, anzi, deve sempre dare l’esempio ed il supporto a chi esegue il lavoro quindi deve conoscere nel minimo dettaglio la SEO, il sistema di gestione del sito (CMS, server, cache, …) e l’azienda.

Prima ho parlato di regia. La regia del team web è il SEO manager che di fatto è il collante tra le diverse aree aziendali che spesso sono compartimenti stagni. Le strategie SEO infatti devono sempre essere un compromesso tra gli obiettivi dei vari dipartimenti aziendali, come gli azionisti, l’amministrazione, il design, la comunicazione, il marketing, il legal e così via. Il SEO manager quindi deve conoscere tutte le direttive dei dipartimenti per guidare il team ed il sito web verso obiettivi comuni di crescita.

Cosa fa il SEO manager?

Il SEO manager ha tante responsabilità e deve avere tante competenze. Le sue skill sono critiche per analizzare il mercato, trovare soluzioni a problemi tecnici e non solo. Di seguito elenco alcune delle attività ad alto valore che un SEO manager di solito esegue in azienda:

  • Analisi delle parole chiave: qualsiasi SEO professionista è in grado di svolgere un’analisi dei termini di ricerca. Un SEO manager deve essere capace di svolgerla non pensando al cliente ma al mercato. È fondamentale costruire e monitorare il database di parole chiave più completo possibile, che rappresenti a pieno il settore merceologico di appartenenza. Solo monitorando l’insieme delle query commerciali ed informative è possibile valutare lo stato di visibilità reale del proprio sito web.
  • Analisi di mercato: studio del settore di appartenenza con dettaglio sui competitor online. Questa analisi permette di inquadrarsi nel mercato, capire chi sono i reali competitor e valutare le loro strategie. È impensabile raggiungere la vetta di un settore senza tenere sott’occhio quello che accade, i movimenti e le direzioni dei competitor.
  • Audit tecnici: siti web perfetti non esistono, in 10 anni non ne ho mai trovato uno. Saper svolgere analisi tecniche è un enorme valore aggiunto per il SEO manager che potrà quindi indicare al team IT le criticità da risolvere, definire le priorità di intervento e le migliori best practice per risolverle. Per maggiori informazioni sulle analisi tecniche di siti web potrebbe interessarti questa guida: SEO Audit tecnico: cos’è, come si fa e template da scaricare.
  • Strategie di Search Marketing: per definire una strategia efficace servono dati e come hai visto il SEO manager è capace di raccoglierne molti. Avere dati però è solo il primo passo, il difficile è vederli dall’alto, organizzarli in senso logico e soprattutto estrapolare le informazioni critiche in essi contenute (cosa non alla portata di tutti). Su questo argomento potrebbe interessarti leggere Come definire una strategia SEO.
  • Guida ed organizza i copywriter: il SEO manager deve formare i propri copywriter in modo da renderli efficienti nello sviluppo di contenuti che generano traffico.
  • Monitora i dati di traffico: ogni modifica o nuova implementazione va monitorata per capire se porta benefici o svantaggi. Un bravo SEO manager sa leggere con dimestichezza i dati di Google Analytics e Search Console e magari gioca anche con Google Tag Manager.
  • Esegue analisi dei backlink: saper analizzare, riconoscere e pulire un profilo di backlink non è attività semplice e richiede tempo e molta attenzione. È un’analisi necessaria da eseguire una o più volte l’anno per curare in tempo eventuali attacchi di negative SEO.
  • Individua penalizzazioni di Google: la negative SEO non è solo legata ai backlink e Google Panda, ci sono penalizzazioni di vario genere che un SEO manager deve poter riconoscere e “curare” nel miglior modo possibile, come ad esempio penalizzazioni di Google Panda, hacking del sito, redirect ed http-header nocivi.
  • Supporta il team web: un difetto dei SEO (anche mio) è quello di dare per scontato che tutti sappiano la SEO. Non è così. Non bisogna mai dare nulla di scontato ed è importante essere un supporto rapido e costante per il proprio team. Una risposta data rapidamente sblocca situazioni di stallo e permettono di procedere senza intoppi nel proprio lavoro. Il supporto non deve essere solo passivo ma anche attivo. Ogni implementazione richiesta al team tecnico oppure ai copy andrebbe accompagnata con un documento delle best practice, lato SEO, per lo sviluppo.

SEO Manager o Consulente SEO?

Come hai visto un SEO manager non ha una vita lavorativa noiosa, tutt’altro. Deve essere un professionista competente in molte materie, collaborativo e disponibile ad aiutare. Un lavoro difficile che se fatto ad alti livelli è anche molto appagante.

Conosco colleghi che sono SEO manager il 100% del loro tempo, lavorano fissi nella stessa azienda e quindi hanno ruoli costanti e ben definiti.

Conosco altri colleghi che sono consulenti SEO, come me, hanno clienti di diverso calibro. Nel mio caso ho clienti con siti piccoli e clienti con siti grossi per ricollegarmi all’introduzione. In certi casi sono io l’unico operativo sul sito: configuro, scrivo e ottimizzo personalmente. In altri casi invece il cliente mi mette a disposizione un team di professionisti che lavorano, il lavoro è più di regia e consulenziale.

Anche tu lavori nella SEO? Meglio SEO Manager o Consulente?

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Commenti |2

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  1. gstarseo.it 2 commenti

    Ottimo Articolo Giovanni! Il SEO Manager o il consulente SEO sono figure che devono avere sempre più competenze su varie discipline, marketing, it, web development, scrittura. Le sue task sono sempre più estese anche ad altri ambiti, come vedi il futuro della seo nei prossimi anni? Quale sarà l’integrazione con la ricerca vocale e le nuove tecnologie?

  2. Fabio Sermatica 8 commenti

    Opto per il Consulente Seo Specialist Freelance ma sono di parte e quindi aspetto l’opinione di altri.

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