Generare liste di parole chiave è una attività SEO molto frequente e spesso sottovalutata sebbene sia la base per eseguire una corretta analisi delle parole chiave. Potrebbe sembrare semplice identificare le migliori parole chiave ma non lo è affatto, per fare un buon lavoro serve infatti molto tempo, attenzione e soprattutto metodologia. Un buon lavoro non ti farà pentire del tempo che hai impiegato perché ricordati – Content is the king!
Per ottimizzare semanticamente una pagina web al fine di migliorarne il ranking nei Motori di Ricerca è importante scrivere contenuti ricchi di informazioni che rispondano non solo alla chiave primaria ma anche alle “ricerche correlate“. I contenuti di qualità infatti non trattano solo la parola chiave primaria nello specifico, ma devono anche allargarsi a concetti laterali e correlati che gli utenti solitamente cercano. Solo in questo modo si può dimostrare a Google che il nostro contenuto è esaustivo ed (eventualmente) migliore degli altri.
Genera la tua lista di parole chiave
Prima di iniziare a scrivere un articolo è importante prepararsi uno schema con la parola chiave primaria e tutti i concetti che gli girano attorno, ovvero le parole chiave correlate.
Anni fa accadeva con la Wonder Wheel di Google (R.I.P. luglio 2011)… Te la ricordi?
In pratica si incomincia identificando la parola chiave primaria che dovrà essere un termine forte, ad alto traffico e possibilmente senza una concorrenza SEO eccessiva (per l’analisi della competizione SEO ti consiglio di leggere la guida sul calcolo del KEI delle parole chiave).
Brainstorming
Per prima cosa ritengo sia importante capire quali siano le parole chiave tipiche del settore di appartenenza. Inizio a segnarmi quelle più rilevanti che emergono ragionandoci sopra, magari in team – ciù is megl che uan (Cit.).
Ad esempio, se il nostro cliente vende batterie per cellulari questa sarà presumibilmente la parola chiave primaria. Prima però devo verificare che non ci siano termini simili con traffico maggiore, magari le persone usano più frequentemente la parola smartphone che cellulari – i tempi cambiano in fretta, verifica!
- batterie per cellulari o batterie per smartphone?
Analisi della SERP
Cercando in Google la parola “batterie per cellulari” ottengo molti risultati rilevanti.
Leggendo i titoli in blu (title tag) dei primi 10 risultati noto che la parola chiave primaria resta invariata nella maggior parte dei siti web posizionati, ovvero usano tutti la parola principale seguita da altri dettagli che caratterizzano meglio le tipologie di batterie offerte:
- batterie per cellulari in offerta
- batterie per cellulari scontate
- batterie per cellulari [marchio]
- batterie per cellulari Samsung
- batterie per cellulari Nokia
- …
- batteria [modello]
- batteria S6
- batteria iPhone XY
- …
- negozio batterie per cellulari
- batterie per telefoni cellulari
- batterie per smartphone
Aggiungo questi termini alla mia lista.
Generare le varianti base
Scrivo nella mia lista anche le variabili dei termini principali: singolare/plurale, sinonimi e in certi casi rimuovo anche le stop-words:
- batteria per cellulare
- batteria per cellulari
- batterie per cellulare
- batteria cellulare
- batteria per smartphone
- batteria smartphone
- …
Analisi dei i competitor
Prendere spunto dai competitor online più visibili è sicuramente una cosa buona da fare.
In particolare quando studio i competitor mi segno le parole chiave che loro usano nei meta tag (title e description), nei testi in pagina (heading e anchor text) e nelle immagini (alt tag).
Analizzando i competitor è facile capire la loro strategia (se ne hanno una).
Ad esempio questo competitor mischia in alcune tag le parole “cellulari” e “smartphone” per cercare di pescare ricerche su entrambi i termini. Inoltre usa termini long tail (a coda lunga) per aggiungere nuovi concetti correlati, come ad esempio “compatibili” e “originali” ampliando la semantica della pagina.
Segno nella mia lista i nuovi termini individuati:
- batterie per cellulari
- batterie cellulari compatibili
- batterie cellulari originali
- batterie cellulari/smartphone
Analisi dei backlink
Successivamente con strumenti per l’analisi dei backlink come Majestic e Ahref mi studio il profilo dei backlink dei principali competitor per identificare le anchor text che usano nella loro strategia inbound.
In questo caso non ho trovato parole chiave ad alto valore, l’unico termine usato come anchor text è “vendita batterie” che risulta essere, a mio parere, troppo generico. Inserisco comunque la parola nel mio elenco perchè voglio verificare le ricerche medie mensili e la rispettiva competizione SEO. Non dare mai nulla per scontato!
- vendita batterie
Ricerche correlate
Dopo aver cercato una parola su Google è possibile scorrere in fondo alla pagina dei risultati di ricerca per trovare il box delle “ricerche correlate”. Questo box ci offre informazioni estremamente importanti, ovvero le ricerche che gli utenti eseguono in relazione alla nostra parola chiave primaria.
Avere un testo ottimizzato sulle “batterie per cellulari” vuol dire anche rispondere a domande correlate, tipo “batterie per cellulari Nokia”, “batterie per cellulari samsung”, etc. Limitarsi a spammare 100 volte la parola primaria non serve più a niente, siamo nel 2015 non nel 2000!
Cliccando su un termine mostrato nel box è possibile andare avanti nella ricerca attivando il successivo box delle ricerche correlate ed arricchire ulteriormente la nostra lista.
… cliccando sulla ricerca correlata” batterie per cellulari Samsung” attivo il secondo box con nuove parole ancora più specifiche:
Aggiungo tutte queste parole alla mia lista:
- batterie per cellulari nokia
- batterie per cellulari samsung
- batterie per cellulari lg
- batterie per cellulari cinesi
- batterie per cellulari blackberry
- batterie per cellulari ngm
- batterie per cellulari brondi
- batterie portatili per cellulari
- batterie per cellulari Siemens
- Alcatel batterie
- …
Strumenti per la ricerca delle parole suggerite
Quando iniziamo a digitare una query in Google ci vengono suggerite alcune serie di parole che completano la nostra frase. Questi TERMINI SI DEFINISCONO parole “suggerite”. Attraverso generatori di parole chiave è possibile esplodere la lista di parole suggerite per ottenere elenchi di parole chiave long tail molto specifiche ed in target.
Per scoprire manualmente queste parole ci sono alcuni accorgimenti da utilizzare su Google, come ad esempio inserire il carattere “*” prima, in mezzo o dopo la nostra query di partenza.
Gli strumenti gratuiti per svolgere questo lavoro sono:
Una volta esplosa la lista con tutti i termini che voglio testare, esporto i dati.
Google keyword planner
Come ultimo passo inserisco tutte le parole salvate nella mia lista dentro il Keyword Planner di Google AdWords per ottenere due cose: i volumi di ricerca ed eventuali termini suggeriti.
Selezioni le parole migliori tra quelle suggerite:
- batterie smartphone
- batterie cellulari
- …
La lista a questo punto è abbastanza ampia e profonda. Esporto i dati in Excel e passo ad analizzare la competizione SEO dei singoli termini.
Competizione SEO
KEI Formula = Ricerche²/Allintitle
Ora che ho tutti i dati sui volumi di ricerca passo ad analizzare la competizione SEO come spiegato nella guida linkata ad inizio articolo. Un ulteriore controllo che eseguo è analizzare i dati di competizione forniti da Majestic sui termini della mia lista.
Una analisi base della competizione SEO usa solo l’operatore di ricerca “allintitle”. Quando invece voglio raccogliere ulteriori dati per l’analisi utilizzo anche l’operatore “allinanchor” ed i dati forniti dal Keyword Checker di Majestic.
Pulizia del database da chiavi duplicate
Dal database dovrò rimuovere eventuali termini duplicati e quelli che non reputo strettamente rilevanti. Per evidenziare le parole doppie ordino il database dalla A alla Z e poi applico la funzione IF (SE in Italiano): =+SE(A1=A2;”doppio”;”ok”)
Il risultato
Il risultato di questa ricerca è un insieme di concetti correlati che dovremo approfondire nel nostro articolo:
Conclusione
Ho tutto quello che mi serve per iniziare a scrivere ed ottimizzare il mio articolo in ottica di SEO Copywriting: una chiave primaria ed una lista di termini con relativi dati di traffico di ricerca e competizione SEO.
Utilizzerò la parola chiave primaria nei tag più importanti (meta title, description, headings e alt tag) ed inserirò le parole chiave correlate e secondarie nel testo in modo da allargare la semantica del mio contenuto. Se le parole secondarie dovessero richiedere molto contenuto è possibile dedicare un tag heading H2 alla parola chiave secondaria ed esplodere il concetto in un paragrafo di testo dedicato.
Il risultato sarà un articolo che spiega in modo approfondito il topic di partenza ma anche i concetti correlati. Google capirà che abbiamo scritto un contenuto esauriente, ampio (in termine di volume, parole utilizzate) e approfondito.
Fidati, Google ama questo tipo di contenuti! Ovviamente questa procedura non garantisce il posizionamento del sito web, i risultati infatti dipendono dai competitor, dalla qualità dei loro contenuti e dall’authority dei loro siti web.
L’articolo ti è servito? Potresti condividilo sui social, grazie!
Commenti |9
Lascia un commentoBravissimo Giovanni!
Sei uno dei pochi che unisce ottime guide seo a tool importanti come majestic!
Grazie amico omonimo :) ci sono ottimi tool online, è un peccato non usarli!
Se ti interessa l’analisi delle keyword ti posso consigliare altri tool lato client validi per valutare traffico e competizione: Market Samurai, e Stealth Keyword Competition Analyzer e Ultimate Niche Finder. Costano poco e non hanno scadenza (per ora)…
Ne conoscevo 3 su 4.. l’ultima della lista mi mancava! Grazie mille! :D
Un post perfetto per capire il lavoro da svolgere prima di scrivere un articolo in ottica Seo copywriting
Grazie Roberto!
Complimenti Giovanni per l’articolo, con nozioni dettagliate ma espresse in modo chiaro.
Avrei una domanda alla quale mi piacerebbe rispondessi. Come effettui la scelta per le parole chiave secondarie? Il mio dubbio è quello di creare altre pagine in cui targetizzare queste parole chiave secondarie (che ovviamente diverrebbero primarie) oppure è possibile un targeting unico in una sola pagina.
Mi spiego meglio: nel tuo esempio uno vuole targetizzare “batterie samsung” e le varie ricerche portano a chiavi correlate (secondarie?) come “batterie samsung usate”, “batterie samsung scontate”, “batterie samsung MODELLO”.. la domanda è se effettuare un’unico articolo in cui ovviamente la chiave primaria è “batterie samsung” (messa in url, title, desc, h1, alt) a cui aggiungere “batterie samsung scontate” (in desc, in h2, nel testo) oppure diettamente fare una pagina “batterie samsung scontate” dove ottimizzare nuovamente url, title, desc… spero di essermi spiegato.
Inoltre, discorso cannibalizzazione keywords esiste e se sì, cosa comporta? (potrebbe essere uno spunto per un bell’articolo :) ).
Grazie ancora, buon proseguimento.
Gabriele
Ciao Gabriele grazie per il commento.
In passato per posizionarsi per una specifica parola chiave spesso bastava insistere nel testo con la stessa parola. Oggi non è più così: per convincere Google che il tuo testo è completo ed esaustivo è consigliato inserire anche parole correlate e secondarie in modo da allargare la semantica della pagina. Immagina di costruire una sorta di piramide con la parola primaria in cima e le correlate alla base. Questo sistema darà forza alla parola chiave primaria e, in parte, darà visibilità anche alle secondarie. Un buon testo per posizionarsi con “batterie samsung” conterrà anche correlate come “batterie online” e magari “batterie usate”. Se poi il sito ha anche una sotto-sezione specifica per le “batterie samsung usate” potrai a) costruire una nuova piramide usando quella parola come nuovo vertice e alla base altre correlate e b) linkare la sezione dalla pagina di livello superiore “batterie samsung”.
Complimenti per la chiarezza del contenuto, io ho un sito che vende prodotti di art. da Regalo, bomboniere ecc. Se io faccio un titolo con queste parole chiavi pirofila teglia ceramica emile henry mi conviene farlo così oppure per ogni parola chiave fare un titolo tipo pirofila ceramica emile henry ,e poi fare un seconda pagina con il titolo teglia ceramica emile henry e logicamente per ogni parola chiave trovare le correlate.
Ps emile henry è il produttore delle ceramiche
Ciao Linda grazie per la domanda.
Per capire se servono due pagine diverse dovresti andare su Google e cercare “pirofile + brand” e poi “teglie + brand”. Se ottieni 2 SERP con risultati sostanzialmente diversi allora puoi usare due pagine. In caso invece i risultati fossero molto simili, significa che Google capisce che sono la stessa cosa e dovresti fare una pagina sola. Spero di averti aiutato. A presto!